[Recensione] Bandai : GX-108 Rhein X1 (ラインX1) – GX-11R Dianan A (ダイアナンA) “Mazinger Z” Soul of Chogokin

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Simone Battaglioni (SimonPPC) Video, Foto e Recensione

Supporto tecnico: Fred77 – Davide
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Supporto tecnico: Shin71 – Paolo
Supporto tecnico: Patlabor – Claudio
Supporto tecnico: Actarus77 – Alfredo

Introduzione:

Dopo svariato tempo l’azienda Bandai propone un nuovo soggetto nella linea Soul of Chogokin.
La recensione che ci apprestiamo a proporre si concentrerà sul Mostro Guerriero Rhein X1 (ラインX1) apparso nella serie animata di Mazinger Z.
Nello specifico nell’episodio 61 dal titolo “La canzone di Rhein X1, il robot del destino”.
Il mostro guerriero è stato creato dall’ingegnere “Schtroheim Heinrich” e una volta che si fonde con la figlia che si chiama “Lorelai Heinrich“, il robot mostra tutto il suo potenziale.
Rhine X1 è costruito in Super Acciaio e alimentato a Energia Atomica.
La differenza rispetto al Manga di Mazinger Z è evidente.
Mentre nel Manga il mostro guerriero ha sembianze maschili e porta il nome di “Danube α1“, nell’Anime ha sembianze femminili.

Insieme a Rhine X1 viene venduta anche Dianan A con la colorazione pastello e ispirata ai film della serie di Mazinger Z. Essendo in pratica solo una ricolorazione del GX-11 è ormai ampiamente conosciuto come modello e l’unica aggiunta degna di nota sono un paio di mani.

Contenuto e Confezione:

I due modelli arrivano in una scatola in cartoncino lucido raffiguranti frontalmente i due personaggi.
La scatola risulta molto leggera e sottile. Se da un lato questo puà far piacere, da un altro si corre il rischio durante il trasporto che un urto possa danneggiarne il contenuto, viste le ridotte dimensioni.
Una volta aperto ci troviamo di fronte a un vassoio in plastica trasparente che raccoglie tutto e il manuale composto da 8 pagine ripiegato che mostra l’assemblaggio e qualche avvertenza.
Interessanti sono i settei preparatori e le informazioni contenute in esso.
Il contenuto è arrivato comunque in modo perfetto e nel SOC Rhine X1 è stato inserito un leggero foglio di plastica bianca morbida alla base del collo per evitare sfregamenti e quindi possibili danneggiamenti alla vernice bianca del torace.

Personaggio, snodi e mobilità:

Rhine X1 ha un’altezza di 17 Cm e un peso di 163 Grammi.
E’ realizzata con quasi tutti gli stampi degli altri personaggi femminili della serie Soul of Chogokin.
Se questo per alcuni può essere un discorso negativo, per altri non rappresenta un problema.
Personalmente trovo che sia una scelta giusta.
Inserire un modello rinnovato in collezione e in una linea di 15 anni fa stravolgendolo e rendendolo troppo moderno snaturerebbe esteticamente il tutto.
Un po’ come mettere tra le auto muscle una fuoriserie moderna di oggi.
Nel lato pratico però qualche leggera innovazione negli snodi avrebbero potuto inserirla e non avrebbe compromesso l’estetica.
Analizziamo insieme le caratteristiche del modello.
Partendo dalla testa in plastica che risulta ben realizzata, non possiede però uno snodo alla base della testa, ma solo alla base del collo unito al torace. Questo impedisce di fatto un movimento della testa, che può muoversi solo in avanti e indietro.
Le spalle hanno uno snodo classico a attrito a molla e senza poter fuori uscire non permettono alle braccia di restare lunghe diritte ai fianchi, anche perchè hanno realizzato il torace a V rispetto alle precedenti donne robot.
Ottimo il basculamento del torace e dell’addome, con uno snodo che ne permette il movimento invece di aver lasciato un torace fisso.
Lo snodo dei gomiti è molto utile e nei polsi viene utilizzata la sfera contenuta nelle mani per i vari movimenti. Vengono fornite tre paia di mani (A pugno, aperte e a paletta)
Gli snodi nelle anche risultano molto in vista una volta che si vanno a posizionare le gambe.
Esteticamente non hanno realizzato ginocchia come si può notare anche nell’Anime e nel Settei, non erano presenti, però questo mostra di riflesso nel modello un antiestetico buco e una forma innaturale quando si piega la gamba.
Come segnalato nel manuale bisogna fare attenzione piegando la gamba all’altezza del polpaccio, le punte vanno a urtare la stessa. Quindi se non volete rovinare la vernice del modello prestate attenzione a questo particolare.
Magari inserire uno snodo o una rientranza di fine corsa come visto in tantissimi altri modelli di altre aziende sarebbe stata una chicca molto gradita.
I piedi si muovono molto bene e mantengono stabilità al modello. Nonostante la dimensione della pianta rendono il robot femminile stabile, al contrario di chi afferma che non si reggono bene in piedi.
Abbiamo lasciato per ultimo “la coda” come descrizione.
L’aggancio alla testa è risultato tenace, quindi con una goccia di silicone spray è scivolato dentro senza problemi.
Una volta montata la coda è molto snodata e peccato che è realizzata in simil gomma.
La punta di essa è quindi arrivata già piegata e sarebbe necessario l’uso di phon per capelli coin aria calda per riportare in asse il pezzo storto.
divisa in quattro parti può essere mossa in molte direzioni, permettendo quindi una buona mobilità per poter realizzare svariate pose viste nella serie animata.
La verniciatura è ben stesa e presenta pochi difetti normali di un prodotto in serie, così come pure i materiali sono buoni e solidi al tatto.
Come chicca finale hanno inserito il volto nel petto in due colorazioni e espressioni differenti.
Questo perchè quando il Mostro Guerriero è come dire inanimato ha il volto in colorazione azzurra.
Mentre quando Lorelai si unisce a esso il volto assume una colorazione umana con capelli castani e viso rosa.
Il volto aderisce perfettamente al torace e sembra essere tuttuno con esso.
Certo invece di un pernetto sarebbe stato meglio un aggancio a calamita, però maneggiando il modello non si sono riscontrati problemi.
Il modello è realizzato quasi interamente in die-cast ad eccezione del torace, della testa, della coda e delle mani.

“Il modello che ci è pervenuto presentava un errore di assemblaggio, le braccia erano montate invertite!”
Per fortuna trattandosi di un pezzo semplice e con viti a vista è bastato svitare e ruotare i pezzi errati per poter ottenere un modello perfetto, che altrimenti sarebbe stato in modo palese errato e anche con mobilità ridotta, dato che non si sarebbe potuto ruotare l’avambraccio in modo corretto.

Dianan A ha un’altezza di 16,5 Cm e un peso di 153 Grammi.
La colorazione pastello ben si adatta alla linea SP di Bandai con la colorazione opaca di Mazinger Z, del Great Mazinger e di prossima uscita del Grendizer.
Una buona scelta per chi volesse inserirla in collezione e aggiungere anche questa Rhine X1 sempre con colorazione pastello, anche se nel primo prototipo presentava una colorazione metallica.
La cura nella colorazione si evidenzia da piccoli particolari, quali Saiaka colorata nella motoretta, il faro anteriore, gli snodi delle braccia colorati dello stesso colore degli avambracci e qualche altra piccolezza, che però denotano una cura maggiore nel modello.
Come aggiunta rispetto al GX-11, che vi ricordiamo aveva una colorazione più metallica, troviamo un paio di mani aperte che ben si adattano alle movenze femminili del robot.

Entrambe sono dotate di basetta espositiva con didascalia del 50 anniversario e il nome del Robot stesso con etichetta dorata già incollata sulla basetta stessa.
Particolare nella parte retrostante la basetta di Rhine X1 è stampigliata una dicitura di copyright come se questo modello fosse stato assemblato in una fabbrica diversa da quella di Dianan A.

Comparando i vari modelli possiamo valutarne le differenze.

Considerazioni finali e Votazione:

Finalmente, possiamo aggiungere, Bandai inserisce nella linea Soul of Chogokin un personaggio di nicchia. Un nemico seppur visto in un solo episodio, ma che ha lasciato il segno nella nostra infanzia e quel pianto di Shiro per la sua amica Lorelai credo che in molti se lo ricordano.
Un destino triste per una bambina e una scelta difficile per Koji Kabuto.

Bandai sta percorrendo la strada di far uscire in coppia soggetti “Inediti” con personaggi già presentati in passato. Questo ad alcuni non piace, ma di fatto può essere un’occasione per acquistare due soggetti che possono mancare in collezione.
I completisti saranno felici per questa uscita.
Parlando dei difetti riscontrati, possono capitare a qualsiasi azienda, quello che però fa storcere il naso sono quelle piccolezze che potevano essere migliorate e in un modello prodotto nel 2024 non si dovrebbero trovare, nonostante appartenga a una linea ispirata ai vecchi giocattoli degli anni 80!
Come conclusione:
Se amate la serie di Mazinger Z e siete completisti è un acquisto obbligato che vi farà riassaporare i vecchi Soul of Chogokin e il loro fascino!

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