[Recensione] Bandai: Soul of Chogokin GX-66 Trider G-7

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La Bandai dopo anni di attesa fa finalmente uscire il Soul of Chogokin del Trider G7, tratto dalla serie (Muteki Robo Toraidaa Jii Sebun), conosciuta in Italia con il titolo: “L’invincibile robot Trider G7”. E’ un anime, di genere mecha, prodotto nel 1980 dalla “Sunrise” e creato dal genio di “Hajime Yatate”. La serie si compone di 50 episodi ed è stata trasmessa per la prima volta in Italia da alcune TV locali nel 1981.Il robot viene pilotato da Watta e può assumere tre diverse configurazioni:

-Configurazione Nave: Watta usa il Trider come astronave per muoversi nello spazio. Spesso, con tale configurazione, si aggancia alla Trider Navetta per percorrere il lungo tragitto verso il luogo della battaglia. Per trasformarsi da nave a robot Watta urla: “Mutamento cosmico G7!” oppure “Cambiamento cosmico! Trider G7!”;

-Configurazione Robot: Watta pilota il robot antropomorfo per combattere i mostri inviati da Ondron;

-Configurazione carro armato: il robot trasforma gli arti inferiori in cingoli armati per muoversi su particolari superfici o affrontare determinate mission;

LA SCATOLA: Lunghezza: 44cm – Altezza: 30cm – Profondità: 18cm

Alcune specifiche riguardo il prodotto:

Altezza: 240 mm circa

Materiali: ABS, PVC, Die-cast

Descrizione:

Il modello prodotto dal colosso nipponico è perfettamente in grado di eseguire tutte le sette combinazioni viste nell’anime: Trider Hawk – Trider Mobile – Trider Marine – Trider Cosmic – Trider Eagle – Beagle (Caterpillar) – Trider Fortress. Le prime tre trasformazioni coinvolgono soltanto la testa del modello. Oltre al modello del Trider è incluso nella confezione anche il “Trider Shuttle” al cui interno può essere alloggiato il “Trider Caterpillar”. Inoltre il Trider Shuttle può essere agganciato al corpo principale del Trider per poter creare la “Trider Fortress” la quale una volta combinata misura una lunghezza complessiva di ben 44 centimetri circa. Presente nel set anche una bellissima base speciale dove poter riporre le varie armi, nella parte frontale di quest’ultima è possibile riporre la testa del Trider in modo da ricreare la scena della fuoriuscita del “Trider G7” dal suo hangar.

IL CONTENUTO DELLA SCATOLA

Nella scatola troviamo due blister, uno di plastica contenenti tutte le armi del tridet G7 e uno più grande in polistirolo dove troviamo il robot, il Carro Armato e lo Shuttle.

Contenuto Confezione:

1x Figure Trider G7;
1x Trider Shuttle;
1x Trider Caterpillar;
1x Testa opzionale;
1x Parte frontale del volto opzionale;
Mani opzionali;
Varie armi (Trider Javelin, Trider Cutter, Trider Chain, Trider Lure, Trider Beam Cannon, Trider Saber);
1x Base Armi;

IL BLISTER DI PLASTICA CON TUTTE LE ARMI

IL ROBOT

Il robot, ali a parte, si presenta gia completo e montato, mi ha piacevolmente stupito il peso di questo modello che si aggira sui 730 grammi circa. Lo snodo della caviglia tanto bistrattato in alcuni siti esteri dal vivo sembra non essere poi cosi malvagio e la soluzione tecnica sembra essere buona. Il metallo presente nel robot è distribuito maggiormente nel busto e nelle gambe!

LA TESTA

Le teste presenti come anticipato sono due, una standard e una trasformabile, entrambi sono ben proporzionate e presentano un ottimo sculpt. Vanno agganciate al robot tramite un piccolo perno il quale permette a quest’ultime una buona mobilità generale. E’ possibile farle ruotare sul proprio asse verticale di 360° sia in senso orario che antiorario.

TESTA TRASFORMABILE

TESTA STANDARD

BRACCIA – GAMBE – CAVIGLIE

Le braccia sono ancorate al busto per mezzo di uno snodo a scatto il quale allontanando la spalla dal busto ne aumenta notevolmente la mobilità. La parte superiore del braccio è collegata alla spalla da uno snodo che permette a tutto il braccio di ruotare sul proprio asse verticale. Il gomito invece ha un’articolazione ad attrico e può essere flesso di 180° e disteso di 90°.

E da un po’ che non si vedevano su di un S.o.c. le mani con dita semi articolate, ci voleva il Trider per riesumarle!!! Quest’ultime sono parte integrante del modello e possono rientrare, per mezzo di un sistema telescopico, all’interno dell’avambraccio permettendoci in questo modo di montare sul modello le diverse mani alternative.  E’ lo stesso sistema visto in passato sul GX 31.

La soluzione tecnica usata per le caviglie inizialmente ha lasciato tutti un po’ perplessi, devo dire che dal vivo l’effetto non è poi cosi negativo. A conti fatti, per poter permettere al modello di avere una buona posabilità dei piedi e di poterli estendere anche verso il basso di 90° in fase di trasformazione era forse l’unica soluzione praticabile. A differenza dei modelli GX 03 e GX 31 la tenuta delle articolazioni delle caviglie anche sotto il peso del modello è ottima. Ho provato anche pose più estreme e le articolazioni non hanno dato segni di cedimenti garantendo al Trider un’ottima stabilità generale.

IL BACINO E FULCRO DELLA TRASFORMAZIONE:

Il bacino di queto nuovo S.o.c. racchiude in se tutti gli anni di esperienza maturati dal colosso nipponico nell’ambito dei modelli trasformabili. Le soluzioni tecniche usate dalla Bandai per far eseguire al corpo del Trider tutte le sue trasformarmazioni viste nell’anime sono molteplici e tutte funzionali. Alcune sono nuove altre sono invece riprese da diversi GX del passato. Le trasformazioni sono semplici e si effettuano senza nessun tipo di problema, tutto scorre e ruota in maniera fluida e libera.

ALCUNE FOTO DEL TRYDER G 7

TRYDER ASTRONAVE

La trasformazione è abbastanza semplice, si comincia col rimuovere l’aquila dal petto per poi sganciare le spalle dal busto portandole verso l’esterno, successivamente andranno ruotate frontalmente di 90°. Fatto ciò si ruoteranno le braccia verso la testa di 180°.

ECCO LE FOTO DELLA MODALITA’ ASTRONAVE

Lo Shuttle è praticamente realizzato tutto in plastica, ben dettagliato ma veramente troppo leggero, per rendere una uscita il top a mio avviso la Bandai dovrebbe migliorare la cura degli accessori, almeno i più importanti!

TRYDER ASTRONAVE 2

Onestamente questa trasformazione non la ricordavo! Anche qui la trasformazione è abbastanza semplice, basta ruotare le gambe di 180° e agganciarle negli appositi incastri, Va detto che in questo caso ci vuole un po’ di pazienza nel trovare il giusto assetto tra le gambe e gli agganci.

TRIDER CONFIGURAZIONE CARRO ARMATO

Il Trider può convertirsi anche in carro armato, dalla navetta viene lanciato il modulo cingolato e il robot, dopo una breve trasformazione, vi si aggancia per formare un carro da battaglia! Il modulo cingolato è realizzato interamente in plastica mentre i cingoli sono in gomma e assomigliano in modo preoccupante a quelli visti sul Getter 3 presente nel GX 06.

GLI ACCESSORI

Gli accessori del modello ci sono tutti, sono ben realizzati e dotati anche dei dettagli più piccoli Ad esempio il cannone a raggi polarizzanti può essere agganciato alla cintura proprio come nell’anime.

Lo stand del Trider è semplice da montare ed è utilissimo per contenere tutte le armi, La Bandai ha cercato di accontentare anche i più nostalgici dell’anime inserendo nella basetta dello stand, come scritto prima, una piccola porzione che simula il parco giochi da dove esce il Trider prima di ogni missione. Non è presente nessuna terghetta che riporti il nome del modello.

Il modello è la copia esatta del robot visto nell’anime, è bello pesante, ben fatto e trasformabile. Non ho trovato sbavature di colore e la pettorina dell’aquila, nel modello da me preso in esame, si incastra alla perfezione. Gli accessori sono ben realizzati, la cosa che mi ha po’ deluso sono stati lo shuttle e il tank, realizzati un po’ superficialmente a mio avviso. Nel complesso mi sento di promuoverlo con la piena sufficienza e di consigliarlo a tutti gli amanti dell’anime e a tutti coloro che amano la linea S.o.c.

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