Prometeo : The Mazinkaiser SKL Project

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gnammymoto
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Re: Prometeo : The Mazinkaiser SKL Project

Messaggioda gnammymoto » 02/03/2024, 23:09

So di dire una banalità ( siamo tutti bravi col senno di poi ,anche se a suo tempo sollevai le mie perplessità proprio a Kengiu sul tempismo di questa uscita) ma se fosse uscito un Goldrake con la stessa identica modalità di option parts e tutti gli add on del caso oggi staremmo glorificando un successo senza precedenti. Mio personalissimo pensiero.

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Takeru79
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Re: Prometeo : The Mazinkaiser SKL Project

Messaggioda Takeru79 » 02/03/2024, 23:47

Vanno fatte un bel po' di considerazioni.
Prima di tutto il crowdfunding non è uno strumento potente come lo era anni fa a causa di un numero di progetti finiti male tanto alto da essere una fonte perenne di content per YouTuber che si dedicano solo a questo. Di conseguenza in molti appena leggono la parola si fermano li'. Questa diffidenza diventa rilevante quando si osservano le cifre richieste. Il goal di questo Kickstarter era piuttosto alto facendo scattare la mentalità del "sta' cosa non la finanzieranno mai" anche in chi poteva essere interessato e la mancanza di riconoscibilità (pesa tantissimo iniziare con un progetto costoso senza averne altre piu' piccoli gia' finanziati come garanzia) ha dato il colpo di grazia, specialmente in un settore di nicchia dai costi di produzione alti dove ogni finanziatore è prezioso.
Il soggetto è finito per essere stato presentato nel momento peggiore con il prototipo del CCS presentato da poco, ma i numeri dell'adesione fanno pensare al discorso di qui sopra. Personalmente non ho detto niente durante la campagna perché mi sembrava inutilmente controproducente, ma non gli davo chances di successo.
Sarebbe però inutile scrivere solo questo, quindi lascio un feedback per come è possibile procedere in futuro se volete replicare lo schema del crowdfounding:

Fare subito il chogokinone è una prospettiva allettante, ma dovete farvi un nome sulle piattaforme (sfortunatamente nel grande schema delle cose avere un nome nel fandom non è sufficiente, serve un numero di prodotti finanziati sulla piattaforma per costruire la fiducia), quindi iniziate da cose più piccole o accessorie di prodotti esistenti. La cifra come goal deve essere il più bassa possibile per un prodotto collezionabile e questi progetti vi faranno nel tempo da trampolino di lancio per prodotti più costosi da finanziare.

I successi nel campo del crowdfounding spesso fanno leva sugli influencer. Partire da YouTuber italiani è un inizio ma, (non me ne vogliano) sono comunque troppo piccoli e quelli anglofoni o latini che non parlano di Transformers non raggiungono comunque un grande pubblico. La vera esplosione di mercato l'abbiamo vista in Cina e proporre a content creator locali uno showcase dei prototipi sarebbe benefico. E' anche un paese dove c'e' un'intera generazione di nuovi ricchi in cerca di collezionabili costosi (vi assicuro che la maggior parte non ha mai visto ne' è interessioanta a vedere le serie dei robot che colleziona) che, per quanto pochi, si sono dimostrati sufficienti ad alimentare l'espansione del mercato collezionistico che è sotto i nostri occhi. Non trascurate quindi questo fattore.

Detto questo, con la vostra abilità realizzativa e progettuale non dovreste aver paura di uno sponsor vero e proprio. E' bello dire "faccio tutto col cuore senza limitazioni", ma è storicamente un ottimo modo per sprecare potenziale in settori in cui servono tanti sghei per produrre. Avere a che fare con un management che ti fa i conti sulle spalle è un limite alla creatività, ma i compromessi vanno affrontati se l'alternativa è arenarsi.

In ogni caso auguro a Prometeo ogni fortuna perché chi è in grado di realizzare un prototipo come il loro Mazinkaiser SKL dimostra un talento enorme.

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BlueHeaven
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Re: Prometeo : The Mazinkaiser SKL Project

Messaggioda BlueHeaven » 03/03/2024, 9:35

SimonPPC ha scritto:Un'azienda che si affaccia sul mercato oggi in qualunque campo è difficile che possa sfondare al suo primo modello.
Io stesso non ho creduto per nulla a CCS, ma una volta preso in mano un loro modello li ho recuperati tutti e di corsa.

Il vostro Mazinkaiser sarebbe stato sicuramente il migliore a livello di qualità/prezzo e design rappresentativo.
Ciò che cerca una vero collezionista in toto... Una collector's edition nel suo insieme.
Però la modalità scelta con la campagna è una cosa troppo innovativa in ambiente chogokin.
Più verosimilmente realizzare due versioni del modello con e senza extra avrebbero avuto un maggiore riscontro
proponendo quindi il soggetto e lo stand a un tot prezzo e la collector's limited a un prezzo maggiorato ovviamente.
Già così uno si faceva due conti e sapeva su cosa puntare.

Personalmente non è un soggetto che mi interessava e possedendo già il Bandai (che più che chogokin è un AF) non ne sento il bisogno di un altro modello in casa.
Discorso CCS a parte dato che il suo SKL lo prenderò senza se e senza ma.


Ci sta, assolutamente.

Takeru79 ha scritto:Vanno fatte un bel po' di considerazioni.
Prima di tutto il crowdfunding non è uno strumento potente come lo era anni fa a causa di un numero di progetti finiti male tanto alto da essere una fonte perenne di content per YouTuber che si dedicano solo a questo. Di conseguenza in molti appena leggono la parola si fermano li'. Questa diffidenza diventa rilevante quando si osservano le cifre richieste. Il goal di questo Kickstarter era piuttosto alto facendo scattare la mentalità del "sta' cosa non la finanzieranno mai" anche in chi poteva essere interessato e la mancanza di riconoscibilità (pesa tantissimo iniziare con un progetto costoso senza averne altre piu' piccoli gia' finanziati come garanzia) ha dato il colpo di grazia, specialmente in un settore di nicchia dai costi di produzione alti dove ogni finanziatore è prezioso.
Il soggetto è finito per essere stato presentato nel momento peggiore con il prototipo del CCS presentato da poco, ma i numeri dell'adesione fanno pensare al discorso di qui sopra. Personalmente non ho detto niente durante la campagna perché mi sembrava inutilmente controproducente, ma non gli davo chances di successo.
Sarebbe però inutile scrivere solo questo, quindi lascio un feedback per come è possibile procedere in futuro se volete replicare lo schema del crowdfounding:

Fare subito il chogokinone è una prospettiva allettante, ma dovete farvi un nome sulle piattaforme (sfortunatamente nel grande schema delle cose avere un nome nel fandom non è sufficiente, serve un numero di prodotti finanziati sulla piattaforma per costruire la fiducia), quindi iniziate da cose più piccole o accessorie di prodotti esistenti. La cifra come goal deve essere il più bassa possibile per un prodotto collezionabile e questi progetti vi faranno nel tempo da trampolino di lancio per prodotti più costosi da finanziare.

I successi nel campo del crowdfounding spesso fanno leva sugli influencer. Partire da YouTuber italiani è un inizio ma, (non me ne vogliano) sono comunque troppo piccoli e quelli anglofoni o latini che non parlano di Transformers non raggiungono comunque un grande pubblico. La vera esplosione di mercato l'abbiamo vista in Cina e proporre a content creator locali uno showcase dei prototipi sarebbe benefico. E' anche un paese dove c'e' un'intera generazione di nuovi ricchi in cerca di collezionabili costosi (vi assicuro che la maggior parte non ha mai visto ne' è interessioanta a vedere le serie dei robot che colleziona) che, per quanto pochi, si sono dimostrati sufficienti ad alimentare l'espansione del mercato collezionistico che è sotto i nostri occhi. Non trascurate quindi questo fattore.

Detto questo, con la vostra abilità realizzativa e progettuale non dovreste aver paura di uno sponsor vero e proprio. E' bello dire "faccio tutto col cuore senza limitazioni", ma è storicamente un ottimo modo per sprecare potenziale in settori in cui servono tanti sghei per produrre. Avere a che fare con un management che ti fa i conti sulle spalle è un limite alla creatività, ma i compromessi vanno affrontati se l'alternativa è arenarsi.

In ogni caso auguro a Prometeo ogni fortuna perché chi è in grado di realizzare un prototipo come il loro Mazinkaiser SKL dimostra un talento enorme.


Hai ragione, condivido queste considerazioni.
Il problema è che non potevamo fare diversamente. Per poter avere delle recensioni, della pubblicità, avremmo dovuto inviare dei campioni, ma non di certo dei prototipi, che è lo stage a cui siamo arrivati (finali, ma pur sempre stampati in 3D, con snodi stampati in 3D). Per poterlo fare, avremmo dovuto realizzare gli stampi veri e propri, almeno quelli del corpo e di alcuni accessori, il cui costo si aggira intorno a parecchie decine di migliaia di euro. Se avessimo avuto quel capitale da investire, non saremmo mai ricorsi a Kickstarter, ma ci avreste visto comparire sui canali tipici e con el modalità tipiche di tutte le altre case.
L'obiettivo era di utilizzare Kickstarter come un vero kickstart ("calcio d'inizio"), non di basare il nostro modello di business su quello. Il secondo progetto non sarebbe stato proposto su Kickstarter.
Riguardo agli altri appunti sono veri, ma il goal di funding alto non è dovuto al fatto che ci serviva quel capitale, quanto che ci serviva arrivare a produrre almeno 2000 pezzi. E se moltiplichi 2000 per 300 euro la matematica è semplice.
Su Kickstarter ci sono progetti che raccolgono facilmente milioni, ma sono conscio che un gokin è primo nel suo genere e che spesso quei progetti sono tutto tranne kickstarter, ma delle semplici vetrine per vendere dei prodotti finiti che potrebbero tranquillamente già essere sugli scaffali.
In tutto onestà, non nutrivo grandi speranze di raggiungere il target, ma pensavo di raggiungere almeno una cospicua parte di adesione. Se così fosse stato, avrei fatto qualche ragionamento (magari riaprire il progetto con prezzi più alti, ma con più bassa aspettativa di partecipazione) o altre cose.
Con la, praticamente, assenza di partecipazione, non c'è nulla da ragionare: Kickstarter non funziona per questo tipo di setup, e proporre un'edizione premium (e mai vista prima, diciamocelo) ad un prezzo conveniente non è assolutamente sufficiente a vincere la resistenza dei potenziali acquirenti.
Infine, cercare una prtnership, può essere ancora un'opzione, ma la mia preoccupazione più grande è che, anche se andasse in porto, sarebbe finita lì. Tutto è nato dall'idea di iniziare a produrre toys, e Kickstarter avrebbe potuto essere appunto la miccia per innescare il processo. Se "vendessimo" il progetto ad un partner, magari lo pubblichirebbe, ci darebbe qualche soldo, e finita lì. Difficilmente avremmo abbastanza benzina per non arenarci ancora allo staesso stadio del Mazinkaiser SKL.
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