AnerCasval ha scritto:Se ne stava discutendo in chat, ed ho pensato che sarebbe meglio aprire un thread in cui do le mie disturbanti motivazioni sul perchè, non sopporto le romance.
Dal mio punto di vista, i rapporti sentimentali sono un qualcosa che nella società odierna rappresentano la normalità nella vita di ogni individuo, che lo classificano come "persona normale ed adeguata ai dettami della vita umana". Pertanto, nei generi di intrattenimento, vengono inseriti contesti amorosi come forma obbligatoria, scontata e normale della vita di ogni essere. Eppure non tutte le esistenze vivono di sentimentalismi e rapporti amorosi, ma anzi, vi sono soggetti che non hanno questa "normalità comune ed onnipresente" come contatto umano, ed i motivi possono essere differenti. L'accettazione di un rapporto amoroso nell'opera che si segue, è puramente soggettiva e varia da essere in essere, eppure sono sempre li senza andare a valutare un contesto in cui il protagonista o chi che sia, non abbia alcun genere di un rapporto sia amoroso che amicale. Pertanto, andare a sottolineare sempre che l'individuo debba giocoforza essere attraente e superlativo per poter attirare a se la gente, può provocare un certo disagio in chi non ha qualità particolari nella vita reale, finendo col non vedersi in nessun tipo di personaggio se non di quello sfigato e deriso(se presente).
Ciò che sto cercando di dire, è lo spazio scarsamente riposto a quelle persone che nella vita sono sole, perché non particolarmente "fortunate" nel relazionarsi con gli altri. Pertanto, vedendo storie di tizio che da sfigato diventa super quotato, o di tizio che già assolutamente brillante trova subito compagni e ragazza, qualcuno può finire con l'autovalutarsi in modo dispregiativo definendosi come uno fuori dal normale, anche laddove la fantasia dovrebbe dare spazio a chi nella vita ha difficoltà. Può capitare che una persona, vedendo relazioni amorose solo perché "tizio" essendo un pilota di gundam che spacca i culi(ad esempio), trova amici e compagna per via della sua forza. E questo si può tradurre in un messaggio che viene tradotto in: per avere amici e amore, devi essere superiore a qualsiasi cosa, perché solo se sei scritturalmente forte avrai fortuna nella vita.
Ma nella vita non funziona così, non tutti gli individui hanno caratteristiche adeguate per vivere nel mondo di oggi. Persone che hanno una personalità atipica e non in linea con la società, si ritrovano in ogni caso sole facendosi forza da se e senza essere assolutamente riconosciute dal mondo e dalle persone che li circonda. Sto cercando di dire, che si da troppo poco spazio(almeno da quel che ho visto e letto), a individui che nonostante nella vita abbiano fatto ciò che si poteva e nonostante abbiano dimostrato forza e volontà, in ogni caso sono rimaste sole e con se stesse, finendo poi col non potersi rivedere neanche in nessun personaggio fantastico. Per carità, ci sono serie che non mettono sentimentalismi eccessivi, al massimo velati o non ve ne sono affatto. Ma laddove ci sono, qualora riguardasse anche una serie che interessa, non posso non chiedermi: è davvero necessario avere le persone vicino? se non si è in grado di avvicinarle, ci si deve guardare come un qualcosa di sbagliato?
Ridendo scherzando, ci sono persone che temono tanto la solitudine, e che nel vedere gli altri riuscire dove loro falliscono, li porta a reazioni estreme eccessive. Se poi guardano, leggono o videogiocano qualcosa, potrebbero percepire che l'autore di ciò gli stia facendo capire che quel posto o che questo mondo non fanno per loro.
Non sono molto bravo a scrivere, le mie idee e pensieri preferisco sempre esporli verbalmente, perché dal tono di voce si riesce a comprendere anche meglio lo stato di una persona e la sua emotività. E' solo un pensiero il mio, nulla di che, ne un discorso per entrare in lotta con qualcuno. Non sto dicendo che non ci debbano essere sentimentalismi, ma dico solo, che bisognerebbe dare spazio anche a quelle persone che nella vita non riescono nei propri obiettivi, e che nonostante ciò esiste chi li prende in considerazione e gli da magari anche lo spunto per proseguire.
Grazie del vostro tempo
Volevo rispondere nel merito qualche tempo fa ma ho preferito che qualcun altro elevasse il livello delle risposte, così posso abbassarlo io senza troppi sensi di colpa.
Dunque, io sono dell'opinione che, normalmente, qualsiasi società sia piena di contraddizioni, piccole e grandi.
Sono altresì sicuro che quella moderna/contemporanea ne abbia più di qualsiasi altra in passato e questo per un motivo semplice: chi detiene il potere (e dunque anche i mass media) manda messaggi diversi a gruppi di individui diversi.
Non è come in passato, quando la società mandava messaggi diversi ma tutti tendenti allo stesso obiettivo.
Pensiamo alle religioni.
Prima comunicavano che seguendo i dettami religiosi si poteva vivere in pace ed in grazia di Dio. Se qualcuno era contrario allora lo si poteva bastonare senza problemi. Se era di un'altra religione allora era guerra.
Comunicazione semplice, alla portata di tutti e piuttosto sincera.
Oggi no, oggi dicono tutto ed il contrario di tutto.
Il motivo della confusione però è che non è stato ancora rotto l'ultimo taboo comunicativo: specificare A CHI è rivolto ogni singolo messaggio.
Mi spiego meglio.
Hai visto quante volte l'espertone di turno comunica quanto sia bello avere o non avere una famiglia? Mangiare o non mangiare uova/cioccolata? Rimanere single o accoppiarsi e proliferare?
Bene, questi "esperti" (che vengono utilizzati dai media alla stregua di opinionisti) non precisano a chi stiano rivolgendo le loro benedizioni/maledizioni, lo dicono in generale, come se il loro messaggio fosse rivolto a tutti.
Invece no, ognuno di loro lo sta comunicando a qualche gruppo umano ben preciso ma non può dirlo apertamente, pena, il rendere il messaggio non politically correct ma soprattutto si svelerebbe pubblicamente dove vuole andare a parare la comunicazione.
Altro esempio, lavoro e famiglia.
Da vent'anni a questa parte il grosso dei mass media (leftist soprattutto e quindi il 90% della comunicazione) ovvero giornali, radio e televisioni elogiano la donna che lavora, non si sposa e, soprattutto, non mette al mondo bambini.
A sentire i soliti "esperti" sembra che la panacea di tutti i mali sia lavorare duro e vivere soli, magari in un piccolo appartamento in città e, per i più irriducibili della compagnia, prendersi un cane/gatto/pappagallo in modo da sentirsi meno soli.
Facci caso, non leggi quasi mai questi messaggi nei confronti degli uomini. Sono quasi esclusivamente rivolti alle donne.
Poi si aggiunge l'esempio di una scrittrice più o meno famosa, di una soubrette, di una manager d'azienda che, intervistate con grandi titoloni, ci raccontano ogni minuto della loro splendida e spensierata giornata dove non devono ricordarsi di compleanni, anniversari, onomastici. Dove nessuno è costretto a fare le pulizie in casa, a cambiare pannolini o a portare figli a scuola.
Queste donne lavorano fino alle 8 di sera (o così dicono) e poi si rilassano bevendo del thè, sorseggiando un prosecco mentre leggono un libro di un autore cecoslovacco molto in voga nei salotti buoni (salotti che loro dicono di non frequentare ovviamente), accarezzando il loro micio da compagnia che, pur essendo un po' scorbutico, non sarà mai cattivo quanto il loro ex marito.
Quindi, donne realizzate, vincenti, complete e che non hanno bisogno di niente e di nessuno.
Nemmeno di se stesse.
Altro esempio: gli eroi dei film hollywoodiani.
Sembra banale ma ognuno di noi vede una quantità di film e serie TV da far spavento.
Tramite questi è possibile veicolare fortissimi messaggi sociali che attecchiscono in ogni dove.
Ti ricordi gli eroi dei film degli anni 80/'90?
Stallone, Schwarzenegger, Bruce Williss ecc. ecc. Tutti grandi, grossi e combattenti. Eroi credibili quando a mani nude abbattevano torme di cattivoni per salvare il mondo ad ogni occasione.
Ecco, uno lì pensava "e certo, ci riesce perchè è grande, grosso, sveglio, capace e tecnicamente preparato".
Quel tipo di messaggio è stato quasi completamente cancellato ad Hollywood.
Gli eroi contemporanei sono quasi sempre piccoli, fisicamente emaciati, capelli unti/ricci, nasone pronunciato, sguardo spento.
Sono ridicoli e grotteschi, sono quelli a cui non affideresti nemmeno la pappa del gatto in tua assenza.
Eppure nella vulgata moderna sono loro che salvano il mondo.
Sono loro che affrontano cattivi bellissimi, alti, biondi e con gli occhi azzurri ma perfidi. Intelligenti ma votati al male. Geniali ma con un animo orribile. Atletici ma soverchiatori.
Questi omuncoli da 4 soldi riescono sempre a sconfiggere uomini 100 volte migliori di loro nei modi più strani e spesso più assurdi.
Dunque qual è il messaggio?
Il messaggio è che anche se sei brutto, storto, fisicamente atrofico e pure scimunito e ignorante, non devi fare niente per migliorarti, vai benissimo come sei. Sei perfetto per salvare il mondo, perchè dovresti studiare/conoscere/allenarti? Non serve.
Rimani a casa come fa la donna di successo, prenditi un cane (sei uomo, no? A te spetta il cane) e piazzati davanti la TV.
Vedrai che la vita sarà più semplice e piacevole.
Potrei fare altri mille esempi di questo tipo ma andiamo al messaggio di fondo di tutta questa propaganda: DEVI RIMANERE SOLO.
La società contemporanea vuole che gli individui siano soli. Terribilmente soli. Soli al punto di non ricevere una (sola) telefonata per il giorno del compleanno.
Soli da non ricevere o fare gli auguri per una qualsiasi festa.
Soli al punto da essere degli emarginati sociali che si illudono di vivere solo perchè lavorano e pagano le tasse.
E' questo che vuole chi governa: governare un branco di eremiti che escono di casa solo per lavorare e fare la spesa. Gente che non riceverà mai un consiglio, un conforto, un aiuto.
Gente che morirà senza che nessuno se ne accorga, scoprendo il cadavere putrefatto dopo settimane o mesi dalla dipartita (ormai le cronache abbondano di questi casi).
E' un'istigazione al tutti contro tutti:
Sei gay? Devi odiare gli etero perchè loro ti odiano!
Sei donna? Devi odiare gli uomini perchè loro ti abusano!
Sei disoccupato? Devi odiare chi lavora perchè è raccomandato!
Sei povero? Devi odiare il ricco perchè ti ruba i soldi!
Sei vegano? Devi odiare chi mangia carne perchè distrugge il mondo!
Sei brutto? Devi odiare i belli perchè sono vanitosi!
Sei debole? Devi odiare i forti perchè prima o poi ti faranno del male!
Il tutto invertendo chiaramente il senso delle parole. Gli odiatori sono quelli che dicono di amare e viceversa.
Giusto per confondere la mente delle persone.
Ebbene, l'unico consiglio che voglio darti è quello di guardare un anime che ho finito di vedere ieri sera e che (finalmente) mi è piaciuto molto.
Un anime che parla della vita e della morte, cercandone il significato.
Un anime che tocca svariate corde, che talvolta pasticcia le cose ma che ha in sè una carica vera e forte.
Il tutto accompagnato da musiche belle che diventano anche sublimi.
Questo anime è "Death Parade" che trovi gratuitamente su VVVID.
C'è anche un prequel "Death Biliard" che è in giapponese ma è indifferente, puoi ignorarlo.
La cosa bella del finale è che ciascuno può dargli il suo significato (entro certi limiti).
Se ti capitasse di vederlo, fammi sapere come l'hai trovato.