gnammymoto ha scritto:Sul Forum ti dai del tu perché il rapporto è simmetrico, foto e nick per tutti perché tutti sono alla pari ma dal momento che il giornalista sappiamo benissimo chi è e cosa fa è giusto relazionarsi con il Lei. Il Tu lo si usa se viene concesso dalla persona più importante a quella meno importante, perciò al di là del garbo, hai fatto bene mio caro.
Niente male per uno che, alcuni post più indietro, accusava me di fare discriminazione, solo perchè esprimevo il desiderio che nelle recensioni si parlasse anche d’altro, magari con attenzione a qualche risvolto culturale estraneo, oltre che degli aspetti prettamente tecnici. Anche stavolta non condivido e non comprendo affatto il SUO punto di vista, Gnammy.
Non vedo perchè il rispettabilissimo giornalista, che peraltro nel suo rivolgersi con squisito garbo ad altri utenti usa un rispettoso TU, debba meritare un LEI più di chiunque altro, qui dentro o altrove. In base a quale criterio di “Importanza” e stabilito da chi?
Il nostro era uno stare al gioco, memori dell’uso di potere robotico poi traslato nel canale del buon Giornalista. Il Mio elogio del LEI come protocollo per rivolgersi a TUTTi coloro con i quali non si è in reale confidenza, nasceva dal considerare come un tempo non lontanissimo ciò fosse una buonissima norma di civiltà ed educazione, resa tuttavia obsoleta dalla maleducazione imperante dei nostri tempi.
@ WAMOO85: Prendo atto della tua analisi, ma non ne condivido la visione classista “al contrario”.
Io ritengo che il rispetto e la buona educazione vadano usati con tutti, benzinai o commessi, banchieri o star del cinema. Il mio esempio voleva far capire come, in un contesto professionale nel quale chi “serve” dovrebbe farlo pretendendo rispetto ma anche e soprattutto dandolo ai clienti, si abusi del tu o degli appellativi del tipo “il ragazzo” quasi con chiunque ci si trovi davanti. Non è, a mio giuidizio, manifestazione di un fare amichevole, peraltro non richiesto, ma mera maleducazione. la forma E’ la sostanza a mio giudizio.
La retorica MANICHEA alla Dylan Dog (che praltro seguivo dal 1986 prima di rompermi le scatole col post Sclavi), per cui si aboliscono dalla vita tutte le zone grigie e i buoni sono TUTTI gli umili o presunti tali, i CATTIVI sono TUTTi i borghesi o UPPER CLASS, mi pare piuttosto inadatta alle esperienze di vita, che purtroppo insegnano come gente simpatica, antipatica, cattiva, buona, infida e fedele si trovino, più o meno caoticamente disposti, in tutti i contesti. Chiaramente al giorno d’oggi c’è anche una buona dose di invidia sociale, in un mondo in cui Tutto spinge a riversare sugli altri, a tutti i livelli, le proprie frustrazioni ed i propri insuccessi: questo atteggiamento che vede atteggiamenti da ELITE e da classe privilegiata, boria e vacuità, in chiunque rifiuti di appiattirsi verso il basso o di conformarsi a ciò che non condivide è una nuova forma di FASCISMO. Ovviamente non mi sto riferendo a te o ad altri sul forum è una mia riflessione.