Messaggioda BigDario » 28/12/2023, 8:46
Arrivato ieri il Briger e stamattina ho fatto una rapida panoramica con tanto di riflessione che potrebbe essere impopolare (ed addirittura eretica per un collezionista).
Cosa mi piace:
colorazione, modello, rifiniture, ed in generale era uno dei robot che "esteticamente" più amavo da bambino, assieme a Grendizer, God Mars, e Gordam.
Da considerare inoltre che di Briger si trova poco in giro, per cui un pezzo del genere in collezione è tanta roba.
Cosa non mi piace: la trasformazione complicata (mi rendo ben conto che lo sforzo ingegneristico è tanto e che difficilmente si poteva fare diversamente) e tutto ciò che ne consegue.
C'è a livello di telaio una miriade di parti mobili e delicate che si spostano o si staccano (soprattutto in zona gambe) appena lo tocchi, facendo di fatto venir meno la voglia di cambiare posa ogni tanto. Di ritrasformarlo in futuro nemmeno a parlarne, vista la sudata che mi son fatto stamattina. Avrei timore anche solo a spolverarlo.
La riflessione che faccio è, per un modello del genere, vale la pena sganciare i soldi per avere il trasformabile, quando magari si può puntare ad un modello molto più economico tipo quello Yamato (che esteticamente è comunque meno riuscito), con la consapevolezza che da come lo sistemerò in vetrino, una volta trovata la posa migliore, non lo sposterò più?
Vero che per un collezionista (almeno per me accade) subentra il fattore "mi basta sapere che sia il modello più trasformabile e completo di tutti, anche se non lo sposterò mai".
Badate bene, questo e' un tipo di ragionamento che mi aveva cominciato a ronzare per la testa solo col Baldios e che ora col Briger raggiunge il suo culmine per via delle numerose parti mobili che lo rendono apparentemente molto delicato.
E' un modello che mi piace da vedere, ma al tempo stesso mi inquieta un po' dal punto di vista strutturale....