wargarv ha scritto:Non mi trovo d'accordo tanto che comunque moltissimi store nipponici e USA il preordine lo chiedono pagato per intero in anticipo.
E nessuno gli dice che sono brutti, cattivi, truffaldini, o che non sono imprenditori.
Proprio perchè ci sono risorse e pianificazione poi questi stessi store, in caso di cancellazione del prodotto da parte delle case madri rimborsano.
il nodo èall'estero esiste un'altra etica
e questo è quanto.
Sono più tutelati sia gli acquirenti, che possono recuperare i soldi, che i negozianti.
Posto che t'è partito il neurone alla Barbieri, dato che non parlavo di importo totale ma di caparra (cioè un qualcosa che "impegna" simbolicamente l'acquirente a non tirarsi indietro), che non ti finanzia certo l'acquisto della risorsa ma serve solo come deterrente all'annullamento selvaggio, sempre più diffuso.
Tutto questo considerando che il preordine non è un favore ma nemmeno quello su cui i negozi basano la propria economia, anzi, come dimostra NY coi prezzi salterini, i guadagni si fanno sui prodotti sold out, non certo sui pre.
Io non farei paragoni con altri paesi, in particolar modo gli USA, perchè ci renderemmo conto, ancor di più, di quanto l’acquirente qui in Italia sia considerato un pollo da spennare e non una fonte di reddito per il venditore.
Premesso questo, tanto per disquisire, la caparra per un preordine, o l’intera somma, anche se diffusi, sono eticamente poco corretti...si anche secondo me è una questione di etica...e ti spiego perché.
Non è un impegno univoco del venditore verso il compratore, che chiede una caparra per tutelarsi come dici tu. È un impegno bivalente...tu venditore ti fidi sulla parola che io lo comprerò e io acquirente mi fido sulla parola che tu soddisferai la mia richiesta.
Dove sta la differenza? Che tu venditore, anche se io non adempio, hai merce vendibile...se poi hai fatto troppo affidamento su soldi che materialmente non avevi, è un problema tuo legato a mala gestione.
Se invece è il venditore a non adempiere, io aquirente mi ritrovo senza l’oggetto voluto, oppure costretto a prenderlo a prezzo maggiorato...chi mi indennizza il danno?
E si, perchè nei contratti che prevedono una caparra per l’impegno di acquisto, è prevista anche una penale a carico del venditore se non adempie totalmente o parzialmente.
Quindi come vedi è di etica che parliamo.
Non solo, se andiamo a tirare le somme e fare casistica, sono più gli acquirenti solati, che si sono visti costretti ad aggiungere soldi al totale stabilito, o, in casi come questo, truffati del tutto.
Perciò credo che i negozianti, ci possano stare a questo rischio calcolato.