Un po' di foto del (lunghissimo) WIP. Chiedo scusa per la qualità non eccelsa delle foto, ma sono fatte con cellulare e luce tutt'altro che ottimali.
Premetto che, purtroppo, sono totalmente autodidatta e alle primissime armi, per cui l'intero processo è stato un susseguirsi di piccoli e grandi errori, ripensamenti e modifiche. Un paio di cose le ho imparate, però, e cercherò di non ripetere gli stessi errori in un eventuale lavoro futuro.
Ho cominciato con un bozzetto veloce per stabilire in linea di massima misure, posa e proporzione. L'idea iniziale era di fare una posa molto "a soldatino".
Come ho detto, era il mio primissimo tentativo, quindi non volevo complicarmi la vita più del necessario.
Il primo passo, a quel punto, è stato realizzare una struttura interna con del filo di ferro, indispensabile per sostenere il peso della statua sia durante la lavorazione che durante la cottura. La struttura è stata in seguito "rimpolpata" con dei comunissimi fogli di alluminio. Da qui ho cominciato ad applicare lo sculpey, dando una sbozzata alle masse muscolari. In corso d'opera ho deciso che la posa che avevo scelto era davvero TROPPO statica, per cui ho girato leggermente di tre quarti la figura, come se guardasse l'orizzonte.
Finita questa fase, la situazione era più o meno questa:
Non proprio il massimo quanto a proporzioni e accuratezza.,In particolare quella basetta era orrenda e mi ostacolava spaventosamente durante la lavorazione. Mi sono armato di coraggio ho "denudato" la basetta, rimosso la struttura in fil di ferro e aggiunto due piedi (con relativa struttura interna). A quel punto la figura era altrettanto stabile e molto più leggera e facile da lavorare.
Da qui sono passato ai dettagli più difficili. La testa e la mano sinistra (la destra l'avevo già fatta). In questo caso ho trovato molto più comodo "staccare" la mano, lavorarla a parte e poi riattaccarla al braccio. Col senno di poi, avrei fatto meglio a fare altrettanto anche per la mano destra e per la testa, ma tant'è.
Nel frattempo, ho dettagliato e rifinito tutta la muscolatura e assottigliato notevolmente il simbolo sul petto, che era troppo spesso.
A questo punto, il grosso del lavoro a livello di anatomia era fatto, bisognava solo "vestire" la figura. Per cui ho cominciato con guanti, stivali e mutandoni e le varie pieghe del tessuto.
Per le punte dei guanti, ho deciso di utilizzare un foglio di alluminio spesso 1 mm, in modo che fossero più resistenti anche in fase di cottura. Mi sono armato di seghetto, tronchese e lima e ho tagliato e sagomato le sei punte necessarie, che ho infilato nell'avambraccio, assicurandomi che alla fine il tutto fosse ben solido.
Ancora un po' di dettagli aggiunti su collo, stivali, mutanda e gambe.
E infine sono passato alla parte peggiore: la cintura. Non tanto per la difficoltà del lavoro in sé (che, anzi, è stato piuttosto semplice), quanto per la ripetitività dell'intera operazione. Dovevo realizzare la fibbia e almeno DODICI sacchetti. Maledetto Jim Lee. Insomma, mi sono armato di pazienza e ho lavorato tutti i sacchetti una fase per volta, come una piccola catena di montaggio.
Come bottoni per i sacchetti ho utilizzato dei chiodini, che sono stati utili anche per assicurare in modo stabile i sacchetti alla vita della figura.
A questo punto restava solo il mantello. Per rendere più facile il processo di colorazione della statua, ho deciso di dividerlo in due: la prima parte tutt'uno con le spalle, l'altra parte (quella più lunga e svolazzante), da fissare alla schiena con dei magneti al neodimio. O almeno l'idea è quella, poi vedremo come andrà.
E questo è tutto, per ora. Mi scuso per la lunghezza del post... e spero di non avervi fatto sbadigliare troppo
