Tragedia ad Hollywood

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Cannoloz
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Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Cannoloz » 28/11/2023, 19:03

Negli ultimi tempi, calcolati in circa 2 anni, ciò che succede ad Hollywood è parecchio diverso da ciò che succedeva lì fino ad un paio di anni fa.
E’ sorta una serie di problemi, anche gravi, che possono rientrare in 2 categorie principali:

1) L’avidità sempre crescente dei produttori;
2) La guerra ideologica che hanno scatenato tramite le loro produzioni.

Al primo punto, le fazioni contrapposte sono i produttori vs tutto il resto delle persone che lavora nell’ambito dell’intrattenimento, il che ha comportato uno sciopero clamoroso da parte di attori, sceneggiatori, tecnici, assistenti e persino da parte del personale che si occupa delle pulizie, per manifestare pubblicamente il loro malessere dovuto a trattamenti economici ritenuti largamente inadeguati, orari di lavoro da schiavitù e comportamenti al limite della denuncia penale da parte dei produttori.
Le conseguenze di questo sciopero sono state catastrofiche per tutti i film e le serie TV che erano in produzione in questo periodo con cancellazioni, rimandi e chiusure.
Il 4 dicembre ci sarà un importante appuntamento tra le parti e si vedrà se la faccenda si chiuderà o proseguirà peggio di prima.

Il secondo caso, quello che voglio approfondire maggiormente, è quello della battaglia ideologica che i produttori di Hollywood portano avanti da un decennio a questa parte quasi indisturbati: il "woke".
L’ideologia che gli americani identificano come “woke” è un prodotto della sinistra americana che poi si è allargata a tutto l’occidente.
Tutt’ora c’è qualcuno che nega la sua esistenza ma si sono scomodati anche importanti personaggi pubblici per denunciare l’aggressività di questa ideologia come il Ministro francese Jean Michel Blanquer, il Ministro dell’Università della Gran Bretagna Michelle Donelan ed una pletora di politici, attori e vip degli USA.

Ma cos’è il woke?
Per non dilungarmi troppo dirò che è un’ideologia che mette l’occidente al centro di ogni problema del mondo. Essa si abbina alla “cancel culture” ed al "politicamente corretto", mette alla berlina la cultura, la religione e gli usi e costumi occidentali tacciandoli di ogni nefandezza e porta avanti una narrativa che vede qualsiasi altra persona/cultura/religione al mondo come meritevole di ogni attenzione e rispetto a dispetto della nostra.
Ovviamente è stata immediatamente fatta loro da movimenti quali Black Lives Matter e Me Too.

Come dicevo, da una decina di anni a questa parte i produttori di Hollywood hanno abbracciato in toto questa ideologia con rarissime esclusioni (Clint Estwood, Mel Gibson e pochi altri) e ciò si è notato in quasi tutti i film e le serie TV che sono uscite da lì in poi.

Nel concreto, abbiamo visto la demonizzazione dell’uomo caucasico (bianco) ed eterosessuale che viene spesso descritto come criminale, spietato, opportunista, vigliacco, meschino, ignorante, debole e imbecille, in favore di figure che sono ritenute più “consone” ovvero omosessuali, donne, etnie diverse da quella caucasica.
Se poi si fa la combo di donna+omosessuale+etnia africana, si raggiunge il nirvana, per gli addetti ai lavori.

Il pubblico in sala ha visto quindi sostituire i propri storici beniamini con figure profondamente diverse dagli Stallone o Schwarzennegger degli anni 80/’90 ovvero donne più forti, più veloci, più colte, più intelligenti ed in generale più “buone” dei cattivi uomini-bianchi-eterosessuali.

Come sempre, nei primi anni di questa silenziosa rivoluzione intrattenitiva, i produttori hanno negato ogni addebbito ed ogni insinuazione da parte del pubblico.
A poco a poco però, man mano che i guadagni crescevano esponenzialmente, si sono fatti sempre più arroganti, arrivando ad ammettere pubblicamente che la loro opera tendeva letteralmente a cancellare la figura dell’uomo bianco dalle loro produzioni.

Da un paio d’anni a questa parte, però, il loro “gioco” sembra non funzionare più.
Dopo aver sostituito sceneggiatori, attori, comparse e tecnici con generi ed etnie a loro più consoni, i guadagni non solo sono iniziati a calare ma nell’ultimo anno c’è stato un vero e proprio terremoto finanziario, da quelle parti.

Dopo aver eseguito una serie di “gender swap” ovvero cambio di genere (protagonisti uomini che vengono sostituiti da donne o transessuali) e “race swap” ovvero cambio di razza (protagonisti che da caucasici diventano qualcos’altro) il pubblico ha iniziato a disaffezionarsi persino a quei filoni dell’intrattenimento che più avevano reso in termini economici come Guerre Stellari, Marvel, Disney, DC e così via.

Nei due decenni precedenti abbiamo visto Hollywood nuotare in un mare di soldi grazie a delle mega-produzioni che hanno arricchito i produttori oltre ogni immaginazione e ciò li ha spinti, per avidità, a generare produzioni sempre più complesse, costose e martellanti.

Peccato però che al momento in cui il giocattolo si rompa, il disastro è dietro l’angolo.
Di cosa parlo?
Lasciamo che siano un po’ di esempi a parlare per me con i film del 2023:

Guardiani della Galassia 3: perdita stimata 100 milioni (M) di dollari ($);
Fast X: perdita stimata 200M$;
The little Mermaid (2023): perdita stimata 160M$;
Mission Impossible DRPO: perdita stimata 210M$;
Elemental: perdita stimata 90M$;
Ant-Man 3: perdita stimata 100M$;
Transformers ROTB: perdita stimata 100M$;
Indiana Jones 5: perdita stimata 270M$;
Creed 3: pareggio tra budget speso ed incassi;
The Flash: perdita stimata 185M$;
Dungeons & Dragons HAT: perdita stimata 130M$;
Killers of the Flower Moon: perdita stimata 200M$;
Shazam! Furia degli dei: perdita stimata 131M$;
Blue Beetle: perdita stimata 115M$;
Haunted Mansion: perdita stimata 162M$;
Ruby Gillman: perdita stimata 75M$;
The Marvels: (siamo agli sgoccioli al cinema) perdita stimata 290M$.

Ci tengo a precisare che questi numeri li ho calcolati con lo spannometro ma ne parlano tutti gli addetti del settore negli stessi termini e che l’elenco è assolutamente incompleto in quanto non ho voluto dilungarmi oltre ma ci sono tanti altri film che hanno floppato di brutto.
Persino “Wish”, il film di animazione Disney che doveva celebrare il 100° anno di questa azienda, è partito così male che ci si aspetta il peggior flop della storia delle animazioni Disney.

Il totale delle perdite dei soli film che ho menzionato conta 2.518 milioni di dollari, una cifra mostruosa, compensata solo in parte da quei pochissimi film che hanno avuto buoni incassi quest’anno come Barbie, Oppenheimer, Super Mario Bros e Spiderman.

A questo disastro bisogna sommare le serie TV che stanno andando di male in peggio e che riguardano principalmente i filoni Marvel, Guerre Stellari, Black Mirror, Sex Education ecc. ecc. che hanno portato ad un enorme calo degli abbonati dei canali digitali a pagamento ed ulteriori perdite di miliardi di dollari.

Non contenti di questo sfacelo, i produttori di Hollywood si ostinano ad insistere nel volerci elargire a piene mani la loro ideologia e lo dimostrano con tutte quelle produzioni che hanno già sviluppato ma che poi, per i risultati terribili che hanno ottenuto negli screening con un pubblico selezionato, sono state rimandate a data da destinarsi come la nuova Biancaneve, il nuovo Blade, il nuovo Capitan America e tanti altri, tutti intrisi di woke dal primo all’ultimo minuto di visione.
In alcuni di questi casi parte del pubblico è uscito dalle sale per il disgusto di ciò che stava vedendo.

Come hanno reagito quindi i produttori, i registi e gli attori di questi film?
Semplice: incolpando il pubblico di razzismo, di misoginia, di sessismo e tutta una pletora di improperi tendenti a demonizzare coloro che non hanno dato il loro contributo economico affinché il paradiso del woke potesse finalmente spazzare via il “patriarcato” occidentale.

Ricordiamo quindi con simpatia la capa di Guerre Stellari che dice che “la Forza è femmina” o le attrici che avevano dichiarato pubblicamente che i loro film “non sono per gli uomini”, salvo poi accusarli di sessismo quando gli stessi uomini (coerentemente) non sono andati al cinema per vedere i loro film.

Siamo quindi in un momento cruciale per quanto concerne la sfera dell’intrattenimento dove da una parte c’è la produzione e dall’altra il pubblico che non vuole più sorbirsi questa narrativa.
Chi la spunterà?

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Nico79
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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Nico79 » 28/11/2023, 19:38

Posso solo dire che gli sta bene visto che se la sono cercata.
A questo punto aspettiamo di vedere se la spunterà l’aviditá dei produttori o la necessità di andare avanti con la propaganda woke. Per il momento gli sta andando male, e io non posso che essere contento.
Concludo dicendo che in un’epoca in cui stanno cercando di convincerci che i generi non esistono, visto che dicono che sono fluidi e mutevoli, quando devono puntare il bersaglio da trasformare in nemico, un genere ben preciso lo sanno individuare ben definito e con precisione infallibile.
Personalmente non guardo più certe produzioni perché mi danno letteralmente il vomito.
Complimenti per l’articolo comunque ;)

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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda tonyhornet » 28/11/2023, 20:58

la maggior parte dei film citati mi sono rifiutato di guardarli anche gratis...il cinema americano si è perso

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DoctorDoomIII
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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda DoctorDoomIII » 28/11/2023, 21:09

Guarda che stallone e schwarzy mica sono stati sostituiti da donne, piuttosto dai van disel e dai rock.

Che siano meno carismatici, al di là dell’esserci cresciuti con gli altri, dipende dal fatto che semplicemente sono inferiori, capita.

Che ci sia stato un boom di personaggi femminili e di non bianchi, beh il mondo è fatto così, in maggioranza sono donne e non bianchi.

L’unica cosa che contesto sono le forzature nei cambi di razza.

Per me l’apoteosi sarà sempre il johnny storm di jordan, ma attenzione non per jordan quanto per il fatto di non aver voluto ipocritamente fare una coppia interazziale tra reed e sue e quindi averla lasciata di razza caucasica inventandosi che lei e johnny non erano fratelli degli stessi genitori.

Quelle sono le cose ridicole.

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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Cannoloz » 28/11/2023, 21:11

Nico79 ha scritto:Posso solo dire che gli sta bene visto che se la sono cercata.
A questo punto aspettiamo di vedere se la spunterà l’aviditá dei produttori o la necessità di andare avanti con la propaganda woke. Per il momento gli sta andando male, e io non posso che essere contento.
Concludo dicendo che in un’epoca in cui stanno cercando di convincerci che i generi non esistono, visto che dicono che sono fluidi e mutevoli, quando devono puntare il bersaglio da trasformare in nemico, un genere ben preciso lo sanno individuare ben definito e con precisione infallibile.
Personalmente non guardo più certe produzioni perché mi danno letteralmente il vomito.
Complimenti per l’articolo comunque ;)


Grazie per il tuo intervento e per la tua acuta osservazione.
E' verissimo che, in questo mare di "fluidità" dove se non sei "gender fluid" sei un primitivo patriarca, quando c'è da sparare su una (unica) categoria la mira è precisissima.
In Italia stiamo adesso vivendo una situazione analoga dove se sei uomo devi scusarti per crimini e reati che non hai mai commesso.
Ecco i frutti velenosi di un'ideologia che non mi vergogno a definire "malata".

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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Cannoloz » 28/11/2023, 21:20

DoctorDoomIII ha scritto:Guarda che stallone e schwarzy mica sono stati sostituiti da donne, piuttosto dai van disel e dai rock.

Che siano meno carismatici, al di là dell’esserci cresciuti con gli altri, dipende dal fatto che semplicemente sono inferiori, capita.

Che ci sia stato un boom di personaggi femminili e di non bianchi, beh il mondo è fatto così, in maggioranza sono donne e non bianchi.

L’unica cosa che contesto sono le forzature nei cambi di razza.

Per me l’apoteosi sarà sempre il johnny storm di jordan, ma attenzione non per jordan quanto per il fatto di non aver voluto ipocritamente fare una coppia interazziale tra reed e sue e quindi averla lasciata di razza caucasica inventandosi che lei e johnny non erano fratelli degli stessi genitori.

Quelle sono le cose ridicole.


Il fatto che a te dia più fastidio un tipo di woke invece di un altro penso sia indifferente.
Il woke colpisce tutto, persone, cose, concetti.
La Biancaneve di prossima produzione sarà sudamericana e di bianco avrà ben poco (hanno fatto sparire anche i nani ed il principe), Blade è stato momentaneamente cassato perchè il protagonista, seppur afroamericano, si è sentito una comparsa del suo stesso film visto che gli stessi autori hanno definito Blade il 4° personaggio dopo altri 3 personaggi al femminile a cui veniva dato più minutaggio che a lui.
Vogliamo parlare di Silver Surfer che adesso vogliono fare donna?
Lo stesso Mister Marvel è stato un uomo in tutte le sue apparizioni tranne che in una. Quale hanno scelto per la trasposizione al cinema? La donna, ovviamente.

Invito te come tutti gli altri a guardare (anche con sottotitoli) i canali inglesi e americani che trattano di questa materia per capire quanto avvelenato sia il pubblico di quei paesi nei confronti di un'ideologia che spazza via come fosse polvere tutto ciò in cui loro hanno creduto o grazie a cui si sono divertiti.

Uno youtuber che mi fa ridere ma anche riflettere: https://www.youtube.com/@TheCriticalDrinker/videos

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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Nico79 » 28/11/2023, 22:03

Cannoloz ha scritto:
Nico79 ha scritto:Posso solo dire che gli sta bene visto che se la sono cercata.
A questo punto aspettiamo di vedere se la spunterà l’aviditá dei produttori o la necessità di andare avanti con la propaganda woke. Per il momento gli sta andando male, e io non posso che essere contento.
Concludo dicendo che in un’epoca in cui stanno cercando di convincerci che i generi non esistono, visto che dicono che sono fluidi e mutevoli, quando devono puntare il bersaglio da trasformare in nemico, un genere ben preciso lo sanno individuare ben definito e con precisione infallibile.
Personalmente non guardo più certe produzioni perché mi danno letteralmente il vomito.
Complimenti per l’articolo comunque ;)


Grazie per il tuo intervento e per la tua acuta osservazione.
E' verissimo che, in questo mare di "fluidità" dove se non sei "gender fluid" sei un primitivo patriarca, quando c'è da sparare su una (unica) categoria la mira è precisissima.
In Italia stiamo adesso vivendo una situazione analoga dove se sei uomo devi scusarti per crimini e reati che non hai mai commesso.
Ecco i frutti velenosi di un'ideologia che non mi vergogno a definire "malata".


Beh ma questi sono i cortocircuiti inevitabili che prima o poi vengono fuori da queste ideologie malate, hai detto bene.
Però servono a capire che queste ondate di pensiero, o per meglio dire de pensiero, non sono certamente spontanee, ma costruite a tavolino con l’intento di destabilizzare la società e raggiungere fini che si possono cogliere, se uno riesce ad unire i puntini, non è nemmeno tanto difficile, ma non bisogna essere ideologizzati e completamente assuefatti dalla propaganda, molti non capiscono e non capiranno mai, c’è poco da fare. Inutile spiegargli le cose.
Ormai il maschio bianco è il nemico, si è capito. Per lui il genere esiste ed è colpevole. A prescindere.
In Italia gli infanticidi sono commessi in maggioranza da donne, qualcuno ha mai colpevolizzato tutte le donne, o preteso le loro scuse?
Altra questione, si fa tanto clamore mediatico per la povera ragazza uccisa in questi giorni (uccisa tra l’altro da uno spostato che dorme con l’orsacchiotto e scoppia a piangere davanti al GIP, alla faccia del figlio sano del patriarcato) ma per le migliaia di donne massacrate dalle bombe israeliane di vede qualcuno lamentarsi nei salotti televisivi? No. Anzi giustificano, evidentemente quelle donne non contano. E non voglio farlo diventare un discorso politico, ma lasciamolo sul piano etico: perchè quelle donne non hanno risalto mediatico? Anzi si tenta di nascondere la cosa.
Sarei tanto curioso di vedere cosa succederebbe se domani l’assassino di Giulia dicesse di chiamarsi Filippa, e si dichiarasse trans..provocazione forse un po’ forte, ma secondo me calzante..

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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Jiraiya79 » 29/11/2023, 9:32

Analisi corretta.
Mi sono rotte le palle di tutti questi frufrù, gay, omo, lesbo, transforemer dei miei zibidei in narrazzioni che non centrano nulla.
Ma se la Sirenetta è una storia nordica e là per antonomasia i popoli sono bianchi perchè deve diventare magicamente di colore?
E' come se Pinocchio invece che di legno lo fanno di bauzite perchè va bene così...
Ma per favore: andatevene a fancu.....
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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Cannoloz » 29/11/2023, 11:29

Jiraiya79 ha scritto:Analisi corretta.
Mi sono rotte le palle di tutti questi frufrù, gay, omo, lesbo, transforemer dei miei zibidei in narrazzioni che non centrano nulla.
Ma se la Sirenetta è una storia nordica e là per antonomasia i popoli sono bianchi perchè deve diventare magicamente di colore?
E' come se Pinocchio invece che di legno lo fanno di bauzite perchè va bene così...
Ma per favore: andatevene a fancu.....


Anche lì c'è il doppio binario ovvero tutto ciò che è bianco e occidentale può (anzi, DEVE) essere soppiantato da qualcos'altro, di contro tutto ciò che invece non ci appartiene (nemmeno se è qualcosa di fantasia) allora bisogna rispettarlo e non toccarlo.
Alcuni esempi?
Asgard sarebbe il luogo dove dimorano gli dei nordici ma nella versione Marvel è pieno di gente di tutti i colori e, negli ultimi film, la prevalenza sembra africana. Ci sono anche valchirie africane ed il successore di Thor è, appunto, una valchiria africana.
Per quanto concerne la terra di Wakanda invece lì DEVONO esserci SOLO africani con la pelle scura altrimenti è "appropriazione culturale", come la definiscono gli americani.
Dunque quando il film prevede la presenza di "bianchi" allora bisogna inserire le "quote nere", quando il film invece è a tema Africa o afroamericani le "quote bianche" semplicemente non esistono.
Razzismo ne abbiamo?

Come ciliegina sulla torta, altro tema che manda in bestia gli americani è che nei film degli ultimi 10 anni il genio informatico/ingegneristico/tattico della situazione è rappresentato da ragazzine (meglio se africane o afroamericane).
Questo si può notare parecchio in film come l'ultimo Ant-Man dove il padre (bianco) viene regolarmente umiliato dalla geniale figlia o in Black Panther dove le donne sono la parte geniale di quella popolazione mentre gli uomini sono impegnati a farsi sculacciare da loro.
Peccato che nella realtà si è arrivati a dire che "la matematica è razzista" visti gli scarsi risultati degli afroamericani in questa e in altre discipline scientifiche: https://www.ilgiornale.it/news/mondo/or ... 27134.html

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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Cannoloz » 29/11/2023, 11:46

Nico79 ha scritto:
Cannoloz ha scritto:
Nico79 ha scritto:Posso solo dire che gli sta bene visto che se la sono cercata.
A questo punto aspettiamo di vedere se la spunterà l’aviditá dei produttori o la necessità di andare avanti con la propaganda woke. Per il momento gli sta andando male, e io non posso che essere contento.
Concludo dicendo che in un’epoca in cui stanno cercando di convincerci che i generi non esistono, visto che dicono che sono fluidi e mutevoli, quando devono puntare il bersaglio da trasformare in nemico, un genere ben preciso lo sanno individuare ben definito e con precisione infallibile.
Personalmente non guardo più certe produzioni perché mi danno letteralmente il vomito.
Complimenti per l’articolo comunque ;)


Grazie per il tuo intervento e per la tua acuta osservazione.
E' verissimo che, in questo mare di "fluidità" dove se non sei "gender fluid" sei un primitivo patriarca, quando c'è da sparare su una (unica) categoria la mira è precisissima.
In Italia stiamo adesso vivendo una situazione analoga dove se sei uomo devi scusarti per crimini e reati che non hai mai commesso.
Ecco i frutti velenosi di un'ideologia che non mi vergogno a definire "malata".


Beh ma questi sono i cortocircuiti inevitabili che prima o poi vengono fuori da queste ideologie malate, hai detto bene.
Però servono a capire che queste ondate di pensiero, o per meglio dire de pensiero, non sono certamente spontanee, ma costruite a tavolino con l’intento di destabilizzare la società e raggiungere fini che si possono cogliere, se uno riesce ad unire i puntini, non è nemmeno tanto difficile, ma non bisogna essere ideologizzati e completamente assuefatti dalla propaganda, molti non capiscono e non capiranno mai, c’è poco da fare. Inutile spiegargli le cose.
Ormai il maschio bianco è il nemico, si è capito. Per lui il genere esiste ed è colpevole. A prescindere.
In Italia gli infanticidi sono commessi in maggioranza da donne, qualcuno ha mai colpevolizzato tutte le donne, o preteso le loro scuse?
Altra questione, si fa tanto clamore mediatico per la povera ragazza uccisa in questi giorni (uccisa tra l’altro da uno spostato che dorme con l’orsacchiotto e scoppia a piangere davanti al GIP, alla faccia del figlio sano del patriarcato) ma per le migliaia di donne massacrate dalle bombe israeliane di vede qualcuno lamentarsi nei salotti televisivi? No. Anzi giustificano, evidentemente quelle donne non contano. E non voglio farlo diventare un discorso politico, ma lasciamolo sul piano etico: perchè quelle donne non hanno risalto mediatico? Anzi si tenta di nascondere la cosa.
Sarei tanto curioso di vedere cosa succederebbe se domani l’assassino di Giulia dicesse di chiamarsi Filippa, e si dichiarasse trans..provocazione forse un po’ forte, ma secondo me calzante..


Tutto vero, siamo a livelli di ipocrisia inarrivabile.
Ho visto l'altro giorno l'assalto che le femministe di "Non una di meno" hanno fatto ad un'associazione "pro vita" ed è qualcosa di sconcertante.
Loro che dicono di battersi contro la violenza sono le prime ad essere violente contro chi non la pensa come loro. Siamo ai livelli di BLM.

Ieri sera invece ho visto questo video di "The critical drinker" che parla dell'ultimo Doctor Who e di come le sue ultime manifestazioni siano state una più fallimentare dell'altra poichè il tutto è stato ammantato dal solito volgare femminismo che DEVE umiliare la figura maschile in ogni minuto di visione.
La chicca dell'ultima serie è che uno dei cattivi primari della serie TV (è una specie di cyborg su un affare che funge da sedia a rotelle) è stato sostituito dalla produzione in quanto a loro dire avrebbe messo in cattiva luce i diversamente abili in quanto il pubblico (follia) avrebbe associato la loro figura con quella di un cattivo.
Allora con chi l'hanno sostituito?
Ovviamente con un uomo, bianco ed etero! Chi altri può essere accostato a figure perfide e meschine?
Il video è questo se vuoi farti qualche (amara) risata: https://www.youtube.com/watch?v=LRT2gT9ECt4

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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Cannoloz » 29/11/2023, 11:47

tonyhornet ha scritto:la maggior parte dei film citati mi sono rifiutato di guardarli anche gratis...il cinema americano si è perso


Si pure io, guardare per ore qualcuno che ti insulta per quello che sei non è per niente divertente.

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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda BlueHeaven » 29/11/2023, 14:18

Aggiungo un paio di considerazioni.
Una semplicemente di marketing: metto da parte ogni considerazione sugli aspetti morali. Se il grosso del tuo audience sono maschi bianchi eterosessuali, devi proprio avere dei problemi (o altri fini - e qui entriamo in pieghe dal sapore "complottista") per continuare a sfornare film che non soddisfano il loro gusto. L'esempio lampante sono i supereroi. E' vero che grazie alla Marvel sono stati sdoganati verso il pubblico femminile, ma il pubblico maschile rimane in schiacciante maggioranza, non si discute. E tu proponi continuamente personaggi e meccaniche che mettono le donne su in piedistallo, gratuitamente, e gli uomini a fare le macchiette incapaci? Ma che ti dice la testa?
La seconda considerazione è sull'effetto traino...in negativo: non è detto che tutti i film citati nel post ad altri non citati siano brutti quanto indicherebbero le perdite. Tuttavia la qualità è scesa talmente che ormai il pubblico è sfiduciato a prescindere. Ed è un onda che travolge anche chi c'entra poco o nulla con questa folle agenda ideologica. In altre parole stanno distruggendo il cinema e non so se si riprenderà mai pienamente. Infatti il cinema, come pure lo streaming e la televisione (ma questa è già morta), vivono una fase delicata, dove le nuove generazioni hanno molti più media a cui dedicano interesse. Lasciamo stare la questione della soglia di attenzione (che un po' è vera e un po' è mitologica), ma il tempo è limitato, così come pure i soldi. Oggi ci sono molti più modi per spendere queste risorse, restando nel campo dei media. E la cosa non tange solo le nuove generazioni. Generalizzo dalla mia cerchia di conoscenze, vero, ma non penso sia una falsa pista: gente di generazioni più vecchie vira sempre di più a rivedere film e serie vecchie (per vecchie non pensate ai film in bianco e nero, ormai anche i film degli anni 80, 90, e 2000 sono vecchi). In questa fase, i media tradizionali dovrebbero puntare al massimo sulla qualità e su esperienze utente e servizi che altri media non posso offrire. Paradossalmente, non fanno nulla di tutto ciò, se non il contrario: produzioni innumerevoli di qualità infima e approccio al pubblico vecchio come l'invenzione del cinema. E' un po' la storia di Blockbuster, e sappiamo com'è finita (ovvio che non penso che il cinema finirà, ma è questione di quanto accuserà).
Come nota su questa considerazione, aggiungo che l'effetto trailer "schifezza" ha anche lo sgradevolissimo effetto di elevare ad opere d'arte dei film carini. Nel mare della disperazione, film carini come Barbie (anche se il mio giudizio personale è molto più controverso) diventano dei campioni di incassi epocali. Certo, nel lebbrosario chi ha la rogna è il più bello.
No black and white in the blue...

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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Nico79 » 29/11/2023, 15:40

Cannoloz ha scritto:
Nico79 ha scritto:
Cannoloz ha scritto:
Nico79 ha scritto:Posso solo dire che gli sta bene visto che se la sono cercata.
A questo punto aspettiamo di vedere se la spunterà l’aviditá dei produttori o la necessità di andare avanti con la propaganda woke. Per il momento gli sta andando male, e io non posso che essere contento.
Concludo dicendo che in un’epoca in cui stanno cercando di convincerci che i generi non esistono, visto che dicono che sono fluidi e mutevoli, quando devono puntare il bersaglio da trasformare in nemico, un genere ben preciso lo sanno individuare ben definito e con precisione infallibile.
Personalmente non guardo più certe produzioni perché mi danno letteralmente il vomito.
Complimenti per l’articolo comunque ;)


Grazie per il tuo intervento e per la tua acuta osservazione.
E' verissimo che, in questo mare di "fluidità" dove se non sei "gender fluid" sei un primitivo patriarca, quando c'è da sparare su una (unica) categoria la mira è precisissima.
In Italia stiamo adesso vivendo una situazione analoga dove se sei uomo devi scusarti per crimini e reati che non hai mai commesso.
Ecco i frutti velenosi di un'ideologia che non mi vergogno a definire "malata".


Beh ma questi sono i cortocircuiti inevitabili che prima o poi vengono fuori da queste ideologie malate, hai detto bene.
Però servono a capire che queste ondate di pensiero, o per meglio dire de pensiero, non sono certamente spontanee, ma costruite a tavolino con l’intento di destabilizzare la società e raggiungere fini che si possono cogliere, se uno riesce ad unire i puntini, non è nemmeno tanto difficile, ma non bisogna essere ideologizzati e completamente assuefatti dalla propaganda, molti non capiscono e non capiranno mai, c’è poco da fare. Inutile spiegargli le cose.
Ormai il maschio bianco è il nemico, si è capito. Per lui il genere esiste ed è colpevole. A prescindere.
In Italia gli infanticidi sono commessi in maggioranza da donne, qualcuno ha mai colpevolizzato tutte le donne, o preteso le loro scuse?
Altra questione, si fa tanto clamore mediatico per la povera ragazza uccisa in questi giorni (uccisa tra l’altro da uno spostato che dorme con l’orsacchiotto e scoppia a piangere davanti al GIP, alla faccia del figlio sano del patriarcato) ma per le migliaia di donne massacrate dalle bombe israeliane di vede qualcuno lamentarsi nei salotti televisivi? No. Anzi giustificano, evidentemente quelle donne non contano. E non voglio farlo diventare un discorso politico, ma lasciamolo sul piano etico: perchè quelle donne non hanno risalto mediatico? Anzi si tenta di nascondere la cosa.
Sarei tanto curioso di vedere cosa succederebbe se domani l’assassino di Giulia dicesse di chiamarsi Filippa, e si dichiarasse trans..provocazione forse un po’ forte, ma secondo me calzante..


Tutto vero, siamo a livelli di ipocrisia inarrivabile.
Ho visto l'altro giorno l'assalto che le femministe di "Non una di meno" hanno fatto ad un'associazione "pro vita" ed è qualcosa di sconcertante.
Loro che dicono di battersi contro la violenza sono le prime ad essere violente contro chi non la pensa come loro. Siamo ai livelli di BLM.

Ieri sera invece ho visto questo video di "The critical drinker" che parla dell'ultimo Doctor Who e di come le sue ultime manifestazioni siano state una più fallimentare dell'altra poichè il tutto è stato ammantato dal solito volgare femminismo che DEVE umiliare la figura maschile in ogni minuto di visione.
La chicca dell'ultima serie è che uno dei cattivi primari della serie TV (è una specie di cyborg su un affare che funge da sedia a rotelle) è stato sostituito dalla produzione in quanto a loro dire avrebbe messo in cattiva luce i diversamente abili in quanto il pubblico (follia) avrebbe associato la loro figura con quella di un cattivo.
Allora con chi l'hanno sostituito?
Ovviamente con un uomo, bianco ed etero! Chi altri può essere accostato a figure perfide e meschine?
Il video è questo se vuoi farti qualche (amara) risata: https://www.youtube.com/watch?v=LRT2gT9ECt4


Esatto, ormai non c’è più nemmeno la parvenza di un minimo di logica, mi piacerebbe guardare nelle teste delle nazi femministe che combattono la violenza lanciando bombe, al grido del nuovo slogan “bruciate tutto”..probabilmente scoprirei che un essere umano può sopravvivere anche con la scatola cranica completamente vuota.
La cosa tragica, quello che rende davvero insopportabile questo forzatissimo, falso e schifosamente ipocrita questo neo pensiero black/girl power/ inclusivo, è che si vuole dar a vedere che si presta attenzione a tutte le minoranze o diverse etnie, o a riscattare la figura femminile, però sempre e solo a discapito e discriminando il maschio bianco etero! Quindi come si vede ormai in qualsiasi produzione holliwoodiana, che sia film o serie, si può sparare a zero sul maschio bianco, ma guai a tratteggiare negativamente un personaggio che non sia il suddetto.
E per fare questo vale tutto, Cleopatra può diventare nera, ad asgard ci possono essere valchirie nere, e così via..
Ormai ci sono forzature palesi che non stanno in piedi in alcun modo, e la scusa è sempre di voler dare una rappresentazione veritiera della realtà, quindi si inseriscono sempre più figure gay, trans o nere, ma il risultato è grottesco e molto lontano dalla realtà. Nessuno nega che esistano queste categorie, ma non sono certamente così presenti nel quotidiano suvvia.
Ormai Netflix (per dirne uno) è diventato inguardabile, l’ultima serie che ho visto a fatica è stata “la caduta della casa degli husher”, show ben realizzato per carità, ma ormai il degrado e la depravazione la fanno da padrone e si fa davvero fatica a seguire queste nuove produzioni tanto sono intrise e permeate dell’odiosa cultura woke.
Ormai le cose vanno talmente male per le varie produzioni, che è stato coniato il motto “go woke, go broke”..più chiaro di così.

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Cannoloz
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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Cannoloz » 29/11/2023, 19:36

In privato qualcuno mi ha scritto per dirmi che probabilmente stavo prendendo un grosso granchio e che non è possibile che i film floppino così tanto altrimenti i produttori sarebbero tutti falliti.
Intanto voglio ringraziarlo per la delicatezza di avermelo detto in privato per non farmi fare una brutta figura in pubblico, l’ho apprezzato veramente.
Voglio però rassicurarlo: tranquillo, i conti non sono sbagliati. I conti sono (quasi) giusti visto che in USA questo disastro sta causando il crollo di tutto il mercato dell’intrattenimento.

Giusto per fare un esempio, la Disney col suo canale “Disney+” l’anno scorso ha perso qualcosa come 1.4 miliardi di dollari per lo streaming (le perdite sui film al cinema vanno sommate a queste). Quest’anno sembra che se la caverà con 400 milioni di perdita, forse, ma ha dovuto tagliare produzioni, limitare i budget e licenziare 7.000 dipendenti ed in borsa le loro azioni sono al minimo di sempre: https://www.comingsoon.it/streaming/new ... e/n169047/

Ciò che sta succedendo è che i produttori, che negli anni passati hanno guadagnato cifre esorbitanti, adesso stanno perdendo cifre altrettanto esorbitanti ogni anno.

Per togliere ogni dubbio ho ripetuto lo stesso lavoro che ho fatto per il 2023 con il 2022, ecco un elenco (incompleto) di alcuni dei più grossi flop dell’anno scorso:

Black Panther WF: perdita stimata 65M$;
The Batman: perdita stimata 20M$;
Thor L&T: perdita stimata 100M$;
Fantastic Beasts: TSOD: perdita stimata 115M$;
Uncharted: perdita stimata 50M$;
Black Adam: perdita stimata 170M$;
Elvis: perdita stimata 30M$;
The bad guys: perdita stimata 15M$;
Bullet Train: perdita stimata 50M$;
Lightyear: perdita stimata 200M$;
DC League of super pets: perdita stimata 50M$;
The lost city: perdita stimata 35M$;
Ticket to paradise: perdita stimata 20M$;
Nope: perdita stimata 40M$;
Morbius: perdita stimata 50M$;
Death on the Nile: perdita stimata 80M$;
A man called Otto: perdita stimata 40M$;
Lyle, lile, Crocodrile: perdita stimata 30M$;
The woman king: perdita stimata 45M$;
The menu: perdita stimata 15M$;
Strange World: perdita stimata 150M$;
Babylon: perdita stimata 100M$;
Beast: perdita stimata 30M$;
Moonfall: perdita stimata 180M$;
The Banshees of Inisherin: perdita stimata 8M$;
Marry me: perdita stimata 10M$;
Paws of fury: TLOH: perdita stimata 35M$;
Triangle of sadness: perdita stimata 10M$;
Amsterdam: perdita stimata 90M$;
The unberable…: perdita stimata 30M$.

Il totale fa una perdita di 1.863 milioni di dollari.
Ricordo che è ovviamente un conteggio incompleto in quanto alcuni film non pubblicano bene il budget e quindi ho dovuto escluderli, altri hanno semplicemente pareggiato l’investimento e non li ho inseriti mentre una ulteriore manciata di film è finalmente andata bene al botteghino (Avatar 2, Top Gun 2 ecc. ecc.).

Piccola parentesi su Avatar 2 e Top Gun 2.
Sappiamo che Avatar 2 ha guadagnato ben 2,319 miliardi di dollari e sembra quindi un guadagno esorbitante ma tra budget e pubblicità si stima che il film sia costato intorno ai 660 milioni di dollari, dunque il guadagno netto è orientativamente 113 milioni di dollari. Niente che possa compensare le perdite di tutti gli altri film.
Diverso è Top Gun 2 che ha incassato circa 240 milioni di dollari netti. Lui si che ha fatto soldi.

La cosa che fa riflettere è che queste siano le maggiori produzioni hollywoodiane e notare la quantità e la qualità dei film che floppano è abbastanza impressionante, anche sapendo il calibro di registi ed attori che ci hanno lavorato.

Quindi tranquilli, non stiamo sparando fesserie ma stiamo discutendo di qualcosa che in USA è all’ordine del giorno (mentre da noi solo negli ultimi mesi se ne parla) ovvero lo scempio di Hollywood.

Lex
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Re: Tragedia ad Hollywood

Messaggioda Lex » 29/11/2023, 21:32

In estrema sintesi: go woke, go broke.
Ampliando il concetto: il fatto che vengano prodotte storie con protagonisti neri, gay, asiatici, donne e chi più ne ha più ne metta non può e non deve essere un problema. Però, per favore, fatelo con storie nuove e personaggi nuovi, o almeno poi non sorprendetevi se il pubblico di vecchia data storce il naso di fronte a opere "adattate alla sensibilità di un pubblico moderno" in cui non si riconosce più.
Poi come ampiamente fatto notare c'è il fattore ipocrisia. Alla gente che si lamentava che nel film di Barbie Ken faceva la figura del fesso veniva ribattuto che è un film per u pubblico femminile, e mi sta bene, però guai a lamentarsi che nella nuova serie dei Masters hanno messo Teela protagonista. I doppiatori bianchi che hanno dato la voce a personaggi di altre etnie devono chiedere scusa ma gli attori di colore che interpretano personaggi in origine bianchi sono orgogliosi del loro ruolo. Le storie del folklore e della letteratura europee devono essere diversificate per andare incontro a tutti ma guai a toccare qualcosa di un'altra cultura.
Da parte mia posso solo sperare che questo fenomeno si esaurisca prima o poi.


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