Tengen Toppa ha scritto:Cannoloz ha scritto:Io vivo nel mondo reale, tu in quello ideologico.
anch'io vivo nel mondo reale. sono solo consapevole che il mondo reale cambia continuamente,
e che la prospettiva (ma anche le convinzioni, le speranze e le paure)
che posso avere io sulla storia e sui processi evolutivi
(biologici, naturali e culturali) valgono meno di un battito di ciglia.
è già difficile comprendere il presente, figurati riuscire a cristallizzarlo.
tu da bravo conservatore sembri convinto che si debba preservare
il mondo al concetto di realtà che ti è dato conoscere
per il luogo e per il tempo in cui sei emerso all'esistenza.
ma se ci pensi bene è come provare a riversare il mare in un secchiello.
Cannoloz ha scritto:Se poi pensi che per i dinosauri sia stato un grande traguardo evolutivo, quello di passare da dominatori del cielo, della terra e dei mari ad essere dei pennuti cacciati pure dai mammiferi più ignobili...beh, posso solo augurarti che i tuoi desideri si realizzino.
Ma solo verso te stesso.
sta tutto qua il limite della tua concezione: non è un traguardo,
è solo la fase di un processo, un processo che va avanti da miliardi di anni
e che continuerà a creare cambiamenti e trasformazioni imprevedibili.
i pennuti sopravvivono e prosperano, mentre i cosiddetti
"dominatori" non erano più adatti a vivere nel mondo che si è venuto a creare.
capisci che anche il concetto elementare di "dominatore" cambia in continuazione?
stesso dicasi per le relazioni umane, che sono una questione assai più delicata.
le cose di cui parli come fossero fatti all'ordine del giorno
(ripeto, io non so dove vivi tu, ma sinceramente non colgo l'emergenza che descrivi)
sono senz'altro aberrazioni. e a me per dirti come aberrazioni
fanno più effetto i mass shooting negli Stati Uniti,
fenomeno che a te, se ben ricordo le precedenti conversazioni,
non sconvolgono più di tanto (nonostante quelli sì siano fatti all'ordine del giorno).
punti di vista.
ma al di là delle aberrazioni, non hai mai considerato l'idea che il discorso della "confusione"
potrebbe anche essere determinato dal fatto che per secoli,
per questioni sociali culturali e soprattutto religiose, sono state negate,
punite e soppresse determinate pulsioni naturali?
chissà, magari quando si tornerà alla semplice accettazione del fatto
che un essere complesso come l'uomo possa vivere sentimenti e sessualità
anche in maniera molto sfaccettata, e quando cadranno definitivamente
alcuni tabù sociali e religiosi forse anche questa grande "confusione" si placherà.
ma potrebbe anche essere che no, boh chi lo sa: non ho la sfera di cristallo.
l'unica certezza che ho è che non possiamo in alcun modo cristallizzare la realtà
al momento in cui l'abbiamo conosciuta e sperimentata:
possiamo nascere "dominatori", ma se tutto il mondo intorno a noi cambia
o diventiamo pennuti o siamo destinati a sparire. a ognuno il suo.
come vedi (o almeno spero tu veda), di ideologico nella mia visione della realtà non c'è proprio nulla.
Ideologia, non fai altro che mettere avanti a tutto la tua ideologia "progressista" (un nome una garanzia).
Per centinaia di migliaia di anni l'umanità è andata in una direzione ben precisa: famiglia, uomini, donne, bambini, vecchiaia, eredità di sapere tramandato, usi, costumi, abitudini, tradizioni.
Adesso tu vieni a dirci che niente di tutto questo ha valore.
Che la "cancel culture" che sta letteralmente sbianchettando i libri di storia per riscriverli a suo uso e consumo sia una benedizione.
Volontariamente ignori (come hai fatto quella volta che abbiamo parlato delle sparatorie negli USA) dati statistici di enorme rilevanza.
Già quella volta ti avevo dimostrato con le statistiche ufficiali americane che le armi con cui si fanno più omicidi in USA sono le armi da taglio.
Poi ti ho dimostrato che le armi da fuoco usate per commettere crimini sono nella quasi totalità dei casi armi ILLEGALI e che quelle legali, invece, contribuivano ed evitare di subire crimini.
Poi ti ho anche dimostrato che il crimine non è per forza legato al benessere sociale e che, a parità di povertà, afroamericani ed ispanici delinquono molto di più di asiatici e caucasici.
Te ne sei fregato della realtà allora, esattamente come te ne freghi oggi.
Per te la realtà è un film da vedere con i popcorn in mano, sperando che ti piaccia e, qualora non dovesse piacerti, amen.
Peccato che quello che per te è un film, per milioni di famiglie è una tragedia.
Avere figli che vengono sabotati fin nelle più piccole certezze che l'umanità ha sempre avuto a te non smuove un muscolo nè un nervo.
Sapere che i minorenni vengono spinti a mutilarsi ti lascia indifferente.
Ignorare volontariamente che a migliaia si suicidano ogni anno in tutto l'occidente perchè il gender gli ha avvelenato la mente per te non è nemmeno da prendere in considerazione.
Vedere con i tuoi occhi bambini, travestiti e truccati da donne, sfilare nei cortei dei gaypride non ti alza un ciglio.
Potrei continuare a portare esempi, numeri, statistiche e quant'altro di orrori ed oscenità vari ma con te sarebbe perfettamente inutile.
Ciò che per buona parte dell'occidente è l'inferno in terra, per te è un paradiso profumato.
Ciò che per molti è la fine di una società dove si viveva bene, per te è "evoluzione".
Diciamolo: a te della gente, dei bambini, della società, non frega niente.
A te interessa solamente che le cose che piacciono a te vadano avanti indisturbate.
Come un turista che va in Africa a fare un safari fotografico sorseggiando una bevanda fresca all'ombra del pullman che lo porta a spasso.
Ogni tanto scatti una foto, ogni tanto una pennichella, la vita ti scorre davanti senza che del mondo te ne freghi niente.
La pancia è piena, la testa è in ombra, le foto le hai fatte, gli altri possono pure crepare.
Vedi un cacciatore che spara ad un bufalo e sorridi.
Poi vedi un leone che insegue la gazzella e sonnecchi.
Poi è il turno di una buca nella strada che per un attimo ti disturba la pennichella e allora un piccolo accidente glielo mandi ma senza rancore.
Si è vero, lì è inquinato, quello non funziona, questo non ti piace, ma alla fine non te ne frega niente di niente e di nessuno.
Te l'ho detto: tu sei parte del problema, in tutto e per tutto.