[RECENSIONE] Bandai: GX-101 Daitetsujin 17 e GX-101X One Eight 18

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[RECENSIONE] Bandai: GX-101 Daitetsujin 17 e GX-101X One Eight 18

Messaggioda SimonPPC » 20/12/2022, 19:52

[RECENSIONE] Bandai: GX-101 Daitetsujin 17 e GX-101X One Eight 18
Copyright "Simone Battaglioni" Tutti i diritti riservati, è vietato copiare questa recensione o parte senza la mia autorizzazione.

Daitetsujin 17 (大鉄人17, Daitetsujin Wan-Sebun) è una serie Tokusatsu del 1977 composta da 35 Episodi creata da Shotaro Ishinomori e prodotta da Toei.
La sigla di apertura è cantata da Ichirou Mizuki (scomparso da poco), Koorogi '73 e The Chirps.

Bandai presenta nella linea Soul of Chogokin altri Tokusatsu come fatto in passato e negli ultimi tempi.
Trattasi del Daitetsujin 17 (Pronunciato Uno-Sette) e del Daitetsujin 18 (Pronunciato Uno-Otto).

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Le scatole di entrambi i soggetti sono quasi identiche, risulta meno profonda quella del 1 8.

Partiamo col parlare del 1 7.
Una volta tolto dalla scatola il contenuto alloggia nel Blister in plastica. Gia si nota l'assenza dello stand, anche se era sato mostrato uno schizzo per una probabile versione deluxe con stand e veicolo.
Il manuale a corredo nonostante sia di poche pagine risulta molto gradevole, con diverse raffigurazioni del Robot e dettagli sulla trasformazione in fortezza volante.
Il peso si assesta su ben 425 Gr che per un modello di 17,5 cm sono molti. Segno che è ricco di zama come mostrato nelle fotografie promozionali.
Una volta preso in mano e iniziato a maneggiarlo si nota subito la qualità e il dettaglio della linea SOC.
Ricco di snodi (sia a scatto che a sfera) oltre a piccole chicche e gimmick, come gli sportellini nelle anche per una maggiore mobilità; l'escursione delle spalle per poter posare il braccio in molti modi.
Per mosrare le armi della gamba bisogna premere leggermente gli sportelli esterni così da sollevare quelli interni senza correre nessun rischio di graffiare nulla.
Gli sportelli nei piedi si aprono per far fuori uscire i veicoli.
Due mani intercambiabili aperte garantiscono un po' di pose dinamiche.
Una volta aperto il torace è possibile inserire la parte elettronica che permette di aggiungere luci e suoni al modello.
Sono piccoli dettagli ma che fanno felice un collezionista che ama giochicchiare con il suo modello.
La trasformazione in fortezza volante è semplicissima e non si incontrano difficoltà particolari.
Come accessori inclusi sono presenti il Sub Machine Car e in versione Flying Car, il Shigcon Tank e il Shigcon Jet
La verniciatura risulta ottima e ben stesa, senza nessun difetto estetico, la somiglianza con la serie risulta quasi ottima e volendo il modello è pure migliore e più proporzionato di quello visto nella serie.
In sostanza il modello risulta davvero posabile e stabile per un'estetica che poteva assomigliare a un frigorifero (senza offesa si intende) date le sue fattezze.

Ora passo a parlare del 1 8.
Mi limiterò a esporre le differenze rispetto al precedente in quanto quasi tutto risulta identico.
Il discorso qui cambia un attimo.
A corredo c'è solo un foglietto illustrativo. Sarebbe stato più bello includere anche qui un manuale che fosse una continuazione del 1 7.
Il modello pesa 217 Gr e alto 17,5 cm e una volta preso in mano mostra tutta la sua leggerezza come mostrato nelle foto promozionali, solo i piedi e qualche altra parte risulta in zama.
Non che sia un difetto, però non si ha quel senso di stabilità e bilanciamento.
Una volta posato però quella sensazione svanisce, la progettazione è ricca di snodi e gimmick come l'estrazione delle anche già vista nei Mazinger Z.
La posabilità è estrema e garantisce pose dinamiche in stile action figure.
Come accessori a corredo ci sono le ali aperte e chiuse e un paio di mani aperte intercambiabili.
In questa uscita viene incluso un ulteriore accessorio per il 1 7 da applicare sulla testa.
Verniciatura ottima e ben stesa.
In sostanza anche questo modello risulta ben fatto e molto simile alla sua controparte televisiva.

Per ovviare alla mancanza di uno stand si può ricorrere come ho fatto io per realizzare queste foto agli stand Tamashii Stage Act progettati per i SOC.
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Come conclusione date le dimensioni non eccessive dei due modelli risulta una buona scelta di acquisto.
La somiglianza così come la mobilità e la qualità ci sono. Si avverte la mancanza dello stand per inserirli insieme agli altri nella linea SOC.
Chissà in futuro un'uscita DX che colmi questa lacuna.

Votazioni:
Daitetsujin 1 7
Verniciatura: 9,0
Costruzione: 9,0
Trasformazione: 9,0
Mobilità: 9,9
Stabilità: 9,0
Estetica: 9,0
Accessori: 7,5
Confezione: 8,0
Voto Globale: 8,9

Daitetsujin 1 8
Verniciatura: 9,0
Costruzione: 8,0
Mobilità: 9,9
Stabilità: 9,0
Estetica: 9,0
Accessori: 7,5
Confezione: 8,0
Voto Globale: 8,5

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fred77
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Re: [RECENSIONE] Bandai: GX-101 Daitetsujin 17 e GX-101X One Eight 18

Messaggioda fred77 » 20/12/2022, 20:05

Gran bella recensione Simo, splendido lavoro!
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Re: [RECENSIONE] Bandai: GX-101 Daitetsujin 17 e GX-101X One Eight 18

Messaggioda AnerCasval » 20/12/2022, 20:36

Ottima recensione, sono robot che conosco solo di vista
È la fine d'un sogno d'eterna gloria cullato per anni, è la fine dell'impudico sogno... non mi rimane che l'altra faccia e neppur la medaglia, né di vita o di gloria ho piene le mani, ah la gloria quale inganno!

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Re: [RECENSIONE] Bandai: GX-101 Daitetsujin 17 e GX-101X One Eight 18

Messaggioda Patlabor » 20/12/2022, 23:42

Fossero tutte così, grande!!!
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Re: [RECENSIONE] Bandai: GX-101 Daitetsujin 17 e GX-101X One Eight 18

Messaggioda SimonPPC » 21/12/2022, 18:44

Grazie milel ragazzi per i complimenti!
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