[RECENSIONE] BANDAI: GX-46R DyGenGuar & Außenseiter

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[RECENSIONE] BANDAI: GX-46R DyGenGuar & Außenseiter
[RECENSIONE] BANDAI: GX-46R ダイゼンガー & アウセンザイター
Copyright “Simone Battaglioni” Tutti i diritti riservati, è vietato copiare questa recensione o parte di essa senza la mia autorizzazione.

Ci sono quei mecha tratti da Anime, in questo caso questa coppia di modelli sono tratti dal Videogioco Super Robot Wars (スーパーロボット大戦 Sūpā Robotto Taisen),
anche conosciuto con il titolo Super Robot Taisen nel mercato occidentale, è una serie di Videogiochi prodotti da Banpresto, usciti per svariate piattaforme nel corso degli anni.
Nello specifico questi Robot appaiono in Super Robot Wars OG: Original Generations (スーパーロボット大戦OG オリジナルジェネレーションズ Sūpā Robotto Taisen Ōjī Orijinaru Jenerēshonzu)
un remake di Super Robot Wars: Original Generation e Super Robot Wars: Original Generation 2. Il modello è risultato uno dei più votati nell’ultimo sondaggio effettuato da Bandai.
Il DyGenGuar & Außenseiter in Super Robot Wars OG: Original Generations combattono insieme dove il Außenseiter diventa il destriero di DyGenGuar.
I modelli sono Realizzati in PVC, ABS e Die-Cast, per la composizione vi rimandiamo alle foto tratte dalla rivista.
I modelli che Bandai ci presenta ricreano molto bene le trasformazioni viste nel videogioco.
Questa versione R ha rispetto al GX-46 Dygenguar & Außenseiter uscito nel 2009 una nuova modellazione, nuovi accessori e una diversa colorazione.
Ma non è tutto, il colosso nipponico ha anche modificato le articolazioni del Dygenguar & Außenseiter aumentando la posabilità e la possibilità di ricreare diverse pose full action.
Come vedrete dalle immagini le parti rosse sono di un colore rosso metallizzato, il mantello dell’Außenseiter è ora in tessuto mentre nel vecchio GX era in PVC,
una nuova espressione facciale del Dygenguar è stata aggiunta nella confezione e si aggiunge a quella standard ed urlante.
Insomma non una semplice versione R ricolorata ma un restyling completo nella modellazione e nella struttura dei robot.
Come accessori il colosso nipponico include: diverse mani intercambiabili, spade, effect part (non presenti nel precedente GX) e un piedistallo a tema per raccogliere tutti gli accessori.

Dopo questo preambolo ci accingiamo a recensire quindi uno tra i Soul Of Chogokin che risulta un po’ sconosciuto in Italia per chi non ha seguito il mercato videoludico.
Saranno riusciti a migliorare il precedente GX-46 con questa nuova versione GX-46R?
Andiamo a scoprirlo.

Il modello arriva nella classica scatola di cartone marrone (amata/odiata).
Una volta estratta la scatola vera e propria si possono ammirare i nuovi dettagli del design artistico.
Molto più d’impatto per gli occhi rispetto alla precedente edizione.

Tiriamo fuori il contenuto e troviamo due vassoi di plastica per gli accessori, il polistirolo che contiene i modelli e il manuale cartaceo.
I pezzi sembrano ben posizionati però già notiamo che il volto del Außenseiter risulta essere a spasso per il vassoio.
Dubbioso della cosa abbiamo subito verificato e non ci sono stati problemi a riguardo di rottura o sverniciatura.
Però presenta un difetto di progettazione. Il volto resta proprio appoggiato alla sede e basta un soffio per farlo cadere.
Continuiamo nel controllo dei pezzi e troviamo anche un disco/scudo sempre del Außenseiter leggermente sfregato dovuto all’impatto con la plastica.
Questo già ci fà storcere il naso e ci aspettavamo una cura maggiore nell’imballaggio.

Iniziamo con il DyGenGuar
Il modello si presenta molto bene. La nuova colorazione mette in risalto il Mecha nelle sue forme.
In particolare quelle parti in pvc/abs ora risultano all’occhio molto più metalliche.
Le dimensioni sono contenute per un modello simile e a un primo impatto possono sembrare minuscole, se paragonate altri modelli.
Questo può essere però un vantaggio per esporlo in qualsiasi vetrina, anche in considerazione della dimensione degli accessori molto generosa.
Le articolazioni risultano davvero ottime e non soffrono minimamente di problemi di stabilità.
Il modello regge benissimo da solo senza difficoltà le varie spade a corredo.
La stabilità generale si ottiene senza difficoltà e resta in piedi tranquillamente in molte pose action senza l’uso di uno stand.
L’unica annotazione estetica si può rivolgere a alcune viti a vista, dato che hanno riprogettato alcune parti potevano in qualche modo coprirle.
Il giudizio quindi di questo modello è davvero positivo. Risulta esteticamente e progettualmente migliore della precedente versione.
Ci si può sbizzarrire a posarlo come si vuole senza troppa difficoltà. Solo gli agganci delle mani sono risultati troppo faticosi da sostituire,
vi consigliamo quindi di fare attenzione al riguardo.

Passiamo al Außenseiter
L’impatto con questo modello è controverso, a prima vista sembra molto bello e possente, però ha un’aria da incompleto, forse perchè esprime il suo meglio nella trasformazione a destriero.
Come nel mecha descritto prima anche in questo hanno rimodellato braccia e sostituito il mantello in PVC con quello in stoffa con anima di fil di ferro.
Sicuramente è una scelta migliore per la posabilità, però ha anche i suoi svantaggi un un modello realizzato così bene sembra di fare un passo indietro.
La scelta migliore sarebbe sempre quella di includerli entrambi per lasciare scegliere il collezionista.
Anche in questo caso la colorazione metallica delle parti in PVC/ABS migliora notevolmente il tutto.
Le articolazioni sono ben rigide e non ci sono difficoltà nel scegliere la posa per reggere i due enormi fucili che possono essere ripiegati e agganciati alle spalle del Robot.
Nel suo complesso anche questo mecha risulta migliore della precedente versione.
Qui arriva la nota dolente.
Abbiamo provato la trasformazione a Cavallo e ci siamo fermati a metà perchè nel manuale alcuni passaggi non sono ben spiegati e non basta una freccia che ti dica,
questo va qui… Ci voglio maggiori foto a corredo con i vari passaggi per non rovinare un modello tra sfregamenti e agganci.
Se l’attacca e stacca di alcune parti non è ben realizzata si corre il rischio di graffiare nel tentativo di capire come agganciare determinate parti.
Le caviglie del Außenseiter come vanno quindi a incastrarsi nel pezzo di supporto aggiuntivo? Solo in quel triangolino?
In questo la progettazione è bocciata e ci aspettavamo una maggior cura essendo una versione R e quindi successiva dedicata alle maggiori migliorie.
La recensione quindi risulta incompleta sotto questo punto di vista, non potendo saggiare pienamente la stabilità del Destriero.
L’impatto estetico sarebbe risultato sicuramente bello dato che gli accessori aggiuntivi avrebbero migliorato l’imponenza del cavallo.
Un vero peccato e ci riserveremo in futuro quando il modello potrà essere esposto in vetrina in forma Animale la trasformazione completa senza ritornare in scatola in forma Robotica.

Come giudizio finale dell’intero set è positivo. Sicuramente è una buona scelta per mettersi in vetrina questa coppia di modelli.
Il rapporto qualità/prezzo però non è rispettato in pieno e avendolo tra le mani si ha quella sensazione che poteva essere fatto di più, molto di più.

DyGenGuar

Außenseiter

DyGenGuar & Außenseiter

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